Macerata

Civitanova Marche, il cliente non riceve 17.000 euro: consulente accusata di appropriazione indebita

Dopo un incidente stradale, l'assicurazione aveva pagato il risarcimento per la vittima che però sarebbe rimasto sul conto della professionista. La difesa: «Non ha preso nulla»

Il tribunale di Macerata

CIVITANOVA MARCHE – Non avrebbe consegnato al cliente 17.000 euro di risarcimento, consulente di infortunistica stradale finisce a processo. Questa mattina in Tribunale a Macerata si è aperto il processo a carico di una 52enne civitanovese davanti al giudice monocratico Roberto Evangelisti e al pubblico ministero Stefano Lanari. I fatti al centro del procedimento risalgono a ottobre del 2020, mentre l’incidente è del 28 luglio del 2018. Quel giorno un uomo di Potenza Picena ebbe un incidente a Civitanova mentre era a bordo di uno scooter. L’uomo finì al pronto soccorso con un trauma toracico con la frattura di una costa e un trauma policontusivo escoriativo.

L’avvocato Mauro Chiariotti

Per ottenere il risarcimento dei danni subiti (sia quelli fisici sia quelli relativi allo scooter danneggiato) si rivolse alla consulente di infortunistica stradale di Civitanova che avviò una trattativa stragiudiziale con la compagnia assicuratrice. In base a quanto denunciato dall’uomo l’assicurazione pagò 19.100 euro di cui 2.100 erano a titolo di oneri professionali, ma lui di quella cifra non avrebbe visto nulla.
Il potentino denunciò di aver tentato più volte di mettersi in contatto con la professionista ma senza esito così si rivolse all’avvocato Domenico Formica per ottenere il dovuto. Ma anche a quel punto, i diversi tentativi avviati per risolvere la vicenda andarono a vuoto e il passo successivo fu la querela.

Oggi si è aperto il processo a carico della consulente accusata di appropriazione indebita aggravata dall’aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità, dall’aver commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera e dalla recidiva specifica. Respinge le accuse il difensore, l’avvocato Mauro Chiariotti. «Non c’è stata alcuna appropriazione, dimostreremo durante il processo l’estraneità della mia cliente alle accuse che le vengono mosse», ha commentato il legale a margine dell’udienza.

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