Macerata

Blitz in casa di un 24enne a Recanati, spuntano 2,5 chili di hashish: arrestato

L’operazione antidroga è scattata il 22 marzo, all'interno dell'appartamento sono stati trovati anche alcuni grammi di marijuana e 3.000 euro in contanti

RECANATI – Blitz della Squadra Mobile in un appartamento di Recanati, trovati 2,5 chili di hashish, alcuni grammi di marijuana e 3.000 euro in contanti. L’operazione antidroga è scattata ieri 22 marzo ma i poliziotti della Squadra Mobile di Macerata già da alcuni giorni avevano concentrato l’attenzione su un giovane orbitante nel mondo dello spaccio e particolarmente attivo nelle zone di Recanati e Porto Recanati. Nel corso di mirati servizi di appostamento e pedinamento gli agenti avevano studiato i movimenti dell’uomo che ieri è stato intercettato a Recanati e seguito fino al suo rientro a casa. A quel punto i poliziotti hanno deciso di intervenire entrando nell’abitazione che il giovane, italiano di 24 anni, condivide con i propri familiari. La perquisizione ha dato esito positivo: all’interno della camera da letto del giovane (in parte contenuta in uno zaino, parte in altri punti della camera), sono stati trovati 2,5 chili di hashish, alcuni grammi di marijuana, la somma di circa 3.000 euro ritenuta essere provento dell’attività di spaccio, un pugnale della lunghezza di circa 25 centimetri e un taglierino utilizzati per tagliare la sostanza, un bilancino di precisione utilizzato per la pesatura della droga e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Nella stanza è stato anche trovato e sottoposto a sequestro il telefono cellulare del 24enne ritenuto utile al prosieguo delle indagini, tant’è che il giovane si è rifiutato di fornire il codice di sblocco. Il giovane già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate, rapina e porto di strumenti atti ad offendere è stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e posto agli arresti domiciliari nella propria abitazione come disposto dal pubblico ministero di turno Enrico Barbieri, attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

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