Macerata

Covid, didattica a distanza e diritto allo studio: una ricerca UniMc e Università di Chieti

Pubblicati i risultati della ricerca condotta dalle Università di Macerata e Chieti su 492 studenti universitari. «La DaD va utilizzata con cautela in caso di sintomi depressivi»

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MACERATA – La didattica a distanza durante la pandemia da Covid-19 si è rivelata uno strumento essenziale per mantenere il rapporto tra docenti e studenti, assicurando la continuità delle lezioni e tutelando il diritto allo studio. Ma quali sono state le sue ripercussioni psicologiche? Da questa domanda è nato un progetto di ricerca, frutto della collaborazione tra le Università di Macerata, con le docenti Alessandra Fermani e Ramona Bongelli, e di Chieti, con i docenti Aristide Saggino, Marco Tommasi, Laura Picconi e Maria Rita Sergi del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento. L’obiettivo è stato analizzare i risvolti psicologici della didattica a distanza durante la pandemia da coronavirus su un campione di 429 studenti di corsi di laurea e di formazione, prevalentemente di Macerata.  

Lo studio scaturisce da recenti dati, che evidenziano ripercussioni psicologiche nella popolazione italiana a seguito dell’emergenza pandemica: sono stati registrati, infatti, aumentati tassi di ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare, ansia verso la morte negli individui in quarantena. Nonostante la larga diffusione in ambito nazionale, non vi è alcun strumento psicometrico in grado di misurare la qualità della percezione della didattica a distanza. Inoltre, nessuno studio aveva finora analizzato il ruolo dell’autoefficacia nel contesto della Dad.  Ancora ignota è la relazione tra variabili cliniche, maggiormente frequenti nel contesto pandemico, e l’autoefficacia emotiva e scolastica. Pertanto, lo studio condotto da Macerata e Chieti ha avuto i seguenti scopi: costruire un nuovo strumento per la percezione dell’organizzazione della didattica a distanza; analizzare il ruolo delle variabili cliniche nel contesto della didattica a distanza e studiare i nessi tra autoefficacia e variabili cliniche.   

E’ stato costruito uno specifico questionario sulla qualità della didattica a distanza, al fine di misurare il cambiamento nella percezione dell’organizzazione della didattica, dello studio e del distanziamento fisico. Dalla struttura fattoriale sono emersi due fattori indicativi dell’esperienza: Pianificazione e organizzazione della DaD e Reazione cognitivo-emotiva. Il nuovo strumento misura la capacità di usare applicazioni e piattaforme e di organizzare le lezioni online, la capacità di affrontare le difficoltà tecniche e la capacità di reagire alle preoccupazioni sul futuro ed emozioni negative dovute alla didattica a distanza. I risultati sono stati pubblicati in due studi su altrettante riviste scientifiche internazionali di prestigio: “Frontiers in Psychology” e “Societies”. 

Come spiegano Saggino e Fermani, capigruppo della ricerca: «I dati hanno mostrato che un’elevata capacità individuale nell’organizzazione della didattica a distanza e una reazione positiva alle lezioni online sono significativamente collegati a bassi livelli di depressione e ad alti livelli di autoefficacia scolastica percepita. Infine l’affetto positivo, ossia elevata energia e alto piacere nello svolgere le attività quotidiane, e l’affetto negativo, quindi tristezza, bassa energia e scarso piacere nello svolgere le attività quotidiane, mediano in modo parziale la relazione tra ansia verso la morte e la reazione cognitivo-emotiva alla DaD. Pertanto, un incremento delle emozioni positive, una buona autoefficacia scolastica e una migliore regolazione delle emozioni negative permettono di ridurre l’impatto di ansia e depressione nella reazione cognitiva ed emotiva alla didattica a distanza. Infine, punteggi elevati dello stato depressivo, predicono una maggiore difficoltà di gestione e di organizzazione della didattica a distanza e una maggiore preoccupazione riguardo al futuro. I risultati evidenziano come la DaD debba essere, quindi, utilizzata con cautela nell’evenienza di sintomi depressivi». 

Dalla ricerca sono stati pubblicati due studi: Psychometric properties of a new instrument for the measurement of the Perceived Quality of Distance Learning During the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Pandemic per la rivista “Frontiers in Psychology”, in corso di pubblicazione e The Mediating Role of Positive and Negative Affect in the Relationship between Death Anxiety and Italian Students’ Perceptions of Distance Learning Quality during the COVID-19 Pandemic per la rivista “Societies”al seguente link: https://www.mdpi.com/2075-4698/13/7/163.  

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