Macerata

Corridonia, 25enne arrestata dopo la fuga dalla comunità: «Voglio andare in carcere». Il giudice la proscioglie

Il magistrato ha convalidato l'arresto per evasione (la giovane era in regime di domiciliari) e ha emesso sentenza di non luogo a procedere per tenuità del fatto

CORRIDONIA – «Io lì non ci voglio stare, voglio andare in carcere». Così aveva detto domenica scorsa ai carabinieri una 25enne dopo la fuga dalla comunità terapeutica riabilitativa dove era agli arresti domiciliari, così ha ripetuto oggi in Tribunale davanti al giudice Daniela Bellesi, ma il magistrato ha prosciolto la giovane e trasmesso gli atti al Tribunale di Bari. Saranno i colleghi pugliesi, nel caso, a chiedere e disporre l’aggravamento della misura.

L’avvocato Donato Attanasio

L’arresto, per evasione, era scattato domenica scorsa quando una 25enne residente in un comune della provincia di Bari, ma ospite di una comunità terapeutica di Corridonia dove era in regime di domiciliari, era scappata dalla struttura. Immediatamente un operatore della comunità aveva chiamato il 112 per segnalare l’allontanamento della 25enne che, poco dopo, era stata trovata seduta di fronte ad una chiesa da una pattuglia dei carabinieri che era impegnata in controlli del territorio. Per la giovane era scattato l’arresto per evasione e, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida e del giudizio direttissimo era stata riaccompagnata nella struttura.

Questa mattina la 25enne ha raggiunto il Palazzo di giustizia maceratese, difesa dall’avvocato Donato Attanasio, ha ribadito in aula la volontà di andare in carcere perché non si troverebbe bene nella comunità terapeutica. Il giudice ha convalidato l’arresto, non ha disposto alcuna misura cautelare e ha poi emesso sentenza di non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto.

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