Macerata

Coronavirus, Ceriscioli ai sindaci maceratesi: «Norme semplici e banali da seguire ma importanti»

Il presidente della Regione Marche: «Quello che è successo a Pesaro ora sembra stia avvenendo a Macerata ed è importante portare avanti le attività di prevenzione». Focus anche sul danno all'economia e sulla mancanza di mascherine

Da sinistra Storti, Ceriscioli, Carancini e Maccioni

MACERATA – Emergenza Coronavirus. Il presidente Luca Ceriscioli ha incontrato questo pomeriggio i sindaci del Maceratese insieme all’assessore regionale Angelo Sciapichetti, alla direttrice dell’Asur Marche Nadia Storti, al direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni e al cittadino del capoluogo Romano Carancini.

«I contagi crescono e ogni due giorni i casi raddoppiano; quello che è successo a Pesaro ora sembra stia avvenendo a Macerata ed è importante continuare a fare i tamponi con rigore e portando avanti le attività di prevenzione per contenere il virus»: ha spiegato il governatore Ceriscioli che oggi ha fatto visita, nel reparto di terapia intensiva di Ancona, a una 88enne contagiata dal virus che «resiste».

Da sinistra Ceriscioli, Carancini, Maccioni

«Si tratta di seguire delle indicazioni semplici e banali ma molto importanti senza seminare paura – ha aggiunto Ceriscioli -. Ci sono al momento 980 casi in isolamento domiciliare e proprio questi devono essere monitorati con attenzione perché la febbre del primo giorno non deve essere sottovalutata; in una normale influenza il 20% dei pazienti non contrae la polmonite virale».

E sull’economia che sta subendo dei danni rilevanti Ceriscioli ha spiegato che ci sono al momento il tavolo nazionale e quello regionale. «Il Governo ha stanziato 7,5 miliardi di euro e noi stiamo attivando dei tavoli di confronto con categorie e sindacati per utilizzare i fondi a nostra disposizione; non siamo nella “zona rossa” ma i problemi all’economia ci sono».

«Il presidente ha fatto bene a chiudere le scuole – ha commentato il presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Mari -. Non conosciamo il virus e sappiamo che in 8-12 ore ci porta in rianimazione; è importante non creare paure e allarmismi ma non dobbiamo nemmeno sottovalutarlo. Possiamo fermare il Coronavirus se mettiamo in pratica le raccomandazioni che ci vengono suggerite».

Il presidente dell’Ordine dei Medici Romano Mari

Il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni ha sottolineato il problema relativo alla fornitura di mascherina. «Dobbiamo essere più flessibili – ha spiegato -. Ho già dato disposizioni alla farmacia dell’Area Vasta 3 per una fornitura di 2mila mascherine chirurgiche che verranno consegnate in breve periodo e domani ai vari direttore dei distretti».

«Un aereo due giorni fa ne ha consegnate 5 mila e saranno distribuite in tutta l’Area Vasta» ha aggiunto la dottoressa Nadia Storti che ha poi ringraziato il personale medico e amministrativo per il grande lavoro che sta svolgendo «lavorando 48 ore consecutive e rinunciando anche alle ferie in maniera spontanea».

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