Macerata

Il convegno di Forza Italia: «Politiche d’integrazione per favorire la convivenza con gli stranieri»

Il convegno è stato organizzato dal dipartimento regionale delle politiche sociali di Forza Italia. Ha moderato gli interventi la dott. Alessandra Di Emidio

Da sin: Roberto Cardinali, Laura Carlomè, Valentina Vezzali, Alessandra Di Emidio, Riccardo Sollini, Giovanni Siena, Alessandra Petracci, Pierfrancesco Castiglioni.

CIVITANOVA MARCHE-  “Le realtà migratorie nelle Marche. Dall’inclusione scolastica all’inserimento socio-lavorativo”. Questo il titolo del convegno tenutosi nella serata di ieri 5 settembre all’hotel Miramare, indetto dal Dipartimento regionale Politiche Sociali di Forza Italia. Per l’occasione, presenti la campionessa di scherma nonché sottosegretario con delega allo sport Valentina Vezzali, il prof. e dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni, la psicologa Laura Carlomè, il direttore della Comunità di Capodarco Riccardo Sollini, Giovanni Siena, psicologo referente Associazione Vivere Verde e Riccardo Cardinali, imprenditore e già vicepresidente del Comitato Piccola industria di Confindustria Marche.  A coordinare l’incontro la dott.ssa Alessandra Di Emidio.

L’intervento

«Il continuo flusso di persone di origini differenti – ha spiegato Valentina Vezzali – delinea ormai l’Italia come una società delle culture in itinere, in una quadro di mobilità europea e nazionale di non facile gestione: con circa 5 milioni e duecento mila cittadini, che costituiscono l’8% della popolazione residente, oggi l’Italia è al secondo posto insieme al Regno Unito e dopo la Germania, tra i Paesi che, in Europa, ospitano il maggior numero in assoluto di immigrati. Oggi studiare l’immigrazione dunque è una questione ineludibile: lo sport ha il potere di cambiare il mondo, di suscitare emozioni e di unire le persone: esso consente infatti l’incontro fra culture, dunque può essere inteso come veicolo di valori positivi, esercizio di civiltà e umanità arena di socializzazione, ma anche di educazione e apertura verso l’altro. La promozione delle politiche di integrazione è un elemento prioritario per favorire la convivenza fra cittadini italiani e stranieri, ciò va inserito in quest’ottica di una migliore conoscenza delle dinamiche di interazione con l’economia, ma soprattutto con le politiche territoriali di inclusione sociale e culturale volte al benessere delle comunità locali».

Il dibattito

Il prof. Castiglioni ha fatto presente dati e statistiche regionali sull’andamento del ciclo di istruzione primario e secondario degli studenti immigrati nelle Marche, anche la dott.ssa Laura Carlomè ha aperto un focus sui ragazzi stranieri ricordando le tante esperienze vissute in ambito scolastico. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda Sollini: il direttore della Comunità di Capodarco si è espresso sulla morte dell’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu, avvenuta nella città civitanovese alla fine del luglio scorso. Secondo il parere di Sollini, la società odierna non mostrerebbe disprezzo verso il colore della pelle, ma verso la povertà: «Non siamo razzisti per il colore della pelle – ha commentato Sollini – lo siamo di fronte a chi puzza di povertà». La causa di quell’omicidio, a parer di Sollini, non andrebbe ricercata nel razzismo ma nella paura della povertà, «avendo fatto nostra – ha proseguito – la cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri».

Un ruolo di primo piano, in tema di integrazione e inclusione sociale, viene svolto dalle associazioni: come ‘Vivere Verde’, presieduta da Giovanni Siena: «Si tratta – ha detto Siena – di un sistema di seconda accoglienza per immigrati, il Sai, il quale vede in prima fila le città di Jesi, Falconara e Osimo e costituisce il secondo progetto più importante di Italia, in grado di accogliere 537 stranieri nell’ambito di comunità residenziali e abbracciare 23 comuni; l’accoglienza ha un tempo limitato – ha concluso – va dai 6 ai 12 mesi, durante i quali si lavora sulle fragilità, sulle famiglie, sui minori, tutto questo creando rete e in sinergia con il territorio in vista dell’inclusione socio-lavorativa di queste persone». In ultimo, l’imprenditore Cardinali ha sottolineato l’importanza della conoscenza, da parte degli stranieri, della lingua del paese di accoglienza.

Hanno preso parte all’iniziativa, anche il vicesindaco di Civitanova Claudio Morresi, il consigliere regionale Jessica Marcozzi, ancora i forzisti Giulia Bulgini, Donatella Forlini, Alessandra Petracci, coordinatrice regionale Azzurro Donna, Valerio Pignotti, e Corrado Perugini.

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