Macerata

Macerata, conguaglio Tari da pagare entro fine mese. Miliozzi: «L’amministrazione chiarisca le motivazioni»

Il consigliere di Macerata Insieme ha presentato un'interrogazione per sapere a cosa sia dovuto lo sforamento rispetto a quanto già pagato. «I cittadini vogliono capire»

MACERATA – Le lettere stanno arrivando in questi giorni e quando i maceratesi le vanno ad aprire si trovano davanti la brutta sorpresa: entro il 28 febbraio bisognerà pagare il conguaglio della Tari. Si tratta di cifre modeste, che solitamente variano dai 10 ai 20 euro che, però, aggiunte ai rincari di questi mesi sicuramente non fanno piacere, soprattutto perché in molti non si spiegano come mai, dopo aver pagato le due rate previste dal Comune, ora debbano pagare altri soldi.

Per cercare di fare chiarezza il consigliere di opposizione David Miliozzi (Macerata Insieme) ha presentato un’interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale (in programma a marzo) in cui chiede all’amministrazione «Il motivo del conguaglio, se sia stato determinato da un incremento della tassa rispetto all’anno precedente – si legge nel testo dell’interrogazione – e se sia possibile contenere le rate della Tari nell’anno di riferimento, senza dover prevedere una rata nell’anno successivo per l’ultimo pagamento».

Macerata, il consigliere David Miliozzi
Il consigliere di Macerata Insieme, David Miliozzi

A spiegare le motivazioni che hanno portato al conguaglio sarà in Consiglio l’assessore Marco Caldarelli, ma secondo quanto previsto nella lettera arrivata nelle case dei maceratesi «nell’articolo 13 del decreto legge 201 del 2011 è previsto che le rate con scadenza fissata entro il primo dicembre sono calcolate sulla base degli atti applicabili l’anno precedente, mentre i versamenti con data successiva al rimo dicembre devono essere effettuati sulla base delle tariffe dell’anno di riferimento, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio su quanto già versato». «L’interrogazione muove dopo diverse sollecitazioni che mi sono arrivate dai cittadini per capire cosa abbia portato allo sforamento rispetto a quanto era stato ipotizzato – conclude Miliozzi -. Non vogliamo alzare polemiche pretestuose, perché la nostra è un’opposizione costruttiva, ma capire, perché in un momento già segnato da pensati aumenti, vedersi arrivare ulteriori spese, seppure di modesta entità, può mettere le famiglie in difficoltà».

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