Macerata

Lei gli confida che ha una nuova relazione, lui la prende a calci e la caccia di casa: 31enne del Maceratese patteggia

Era accusato di stalking, per due anni avrebbe perseguitato la compagna, minacciandola di morte e di sfigurarla. Oggi ha concordato 16 mesi di reclusione, per ottenere la sospensione condizionale dovrà seguire un percorso di recupero psicologico

MACERATA – Avrebbe perseguitato la compagna con minacce, messaggi e violenze psicologiche poi, quando lei gli confidò di avere una nuova relazione, lui l’avrebbe presa a calci minacciandola di sfigurarle il volto e una parte del corpo dove aveva fatto un intervento estetico per poi cacciarla di casa.
L’uomo, un 31enne che vive in un comune dell’entroterra maceratese, accusato di stalking, oggi ha chiuso il procedimento a suo carico con un patteggiamento: un anno e quattro mesi di reclusione con la sospensione condizionale subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per questo tipo di reati.

Gli atti persecutori sarebbero avvenuti tra il 2020 e il 2022. In base a quanto riferito dalla vittima in denuncia, nell’estate del 2020 durante una vacanza, era scoppiata una discussione per motivi economici al culmine della quale lui l’avrebbe presa a schiaffi provocandole una ferita con l’orologio che aveva al polso. La donna riferì di essere rimasta con lui solo perché avevano dei figli piccoli, ma da quel momento nei suoi confronti sarebbero iniziate le persecuzioni. Un giorno lei decise di confidargli che aveva intrapreso una nuova relazione sentimentale e lui avrebbe reagito prendendola a calci davanti ai bambini, minacciandola di morte, di sfigurarle il volto e una parte del corpo per poi cacciarla di casa. Sarebbero seguiti messaggi minatori inviati sia per Sms sia attraverso applicazioni di messaggistica. Alla fine lei aveva deciso di denunciarlo. Oggi il processo per stalking a carico del 31enne celebrato davanti al giudice Domenico Potetti è stato definito. La vittima era tutelata dall’avvocato Sabrina Carnevali, l’imputato invece, tramite gli avvocati Marco Emiliozzi e Margherita Lancellotti, ha chiesto di patteggiare concordando con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di un anno e quattro mesi di reclusione. Potrà beneficiare della sospensione condizionale se seguirà un percorso di recupero psicologico per persone condannate per specifici reati.

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