Macerata

Confartigianato Macerata, il punto sulla ricostruzione. Legnini: «Lo Stato c’è»

Nonostante le criticità su macerie e prezzi alti, il commissario ha invitato gli imprenditori a credere nella ricostruzione e a presentare le pratiche

Incontro col commissario Legnini

MACERATA – «Il sistema delle imprese di questi territori deve credere nella ricostruzione e avere fiducia. Spesso mi chiedono quando durerà la ricostruzione, ma non sono un indovino. Dipende da quante sono i progetti che verranno presentati, le imprese che lavoreranno e i cantieri che si apriranno: Ma le cose sui stanno facendo, lo Stato c’è». A invitare gli imprenditori a credere nella ricostruzione è stato il commissario Giovanni Legnini, intervenuto ieri pomeriggio nella sede di Confartigianato, insieme all’assessore regionale Guido Castelli e al sindaco Sandro Parcaroli per tracciare la strada della ripartenza nei Comuni colpiti dal sisma. Presenti anche l’ingegner Stefano Babini, direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione e il sub-commissario Gianluca Loffredo.

Dopo i saluti del presidente di Confartigianato Enzo Mengoni e del segretario Giorgio Menichelli, Legnini ha parlato di macerie, ricostruzione, prezziario e dei fondi che arriveranno grazie al Pnrr. «Il Pnrr è un’opportunità che è necessario cogliere e bisogna farlo in fretta – ha aggiunto il commissario -. Il cronoprogramma che il Ministero dell’economia ci ha indicato è molto stringente, abbiamo definito i programmi entro il 30 settembre, vanno individuati i progetti entro il 31 dicembre ed entro la stessa data bisognerà individuare i contenuti dei bandi per le misure che andranno attuate, poi progettare entro il primo semestre e affidare i lavori entro il secondo. Insomma una tabella stringente, ma non possiamo non cogliere questo obiettivo perché è la grande opportunità per coniugare ricostruzione fisica al rilancio economico».

Altro fronte è quello dello smaltimento delle macerie, vista la saturazione di molti siti di stoccaggio. «La responsabilità nell’individuazione dei siti è delle Regioni e delle Province con cui siamo in costante contatto per trovare ulteriori spazi – aggiunge Legnini -, ma quello che noi vorremmo fare è stimolare e incentivare il riuso delle macerie sia nei cantieri, ma anche dei materiali selezionati e triturati verso altre direzioni. Di questo ci occuperemo anche utilizzando il fondo complementare del Pnrr. È nostra intenzione, quindi, incentivare le imprese nell’acquisto di tecnologie per poter aumentare la quota del riuso».

Prima di ricostruire, però, il commissario ha spiegato come sia necessario conoscere quanti saranno i fabbricati da ripristinare, citando tutta la sorta di censimento effettuata dal suo ufficio, per cui dei 58mila edifici da ricostruire, sono 27mila quelli che hanno prenotato il contributo. Ha invitato a fare «squadra tra Comuni e tra territori per raggiungere una vera ricostruzione che non sia solo degli edifici, ma anche delle comunità», invece, il sindaco Parcaroli, mentre l’assessore Castelli ha sottolineato che la «Regione è impegnata non solo per trovare nuovi siti di stoccaggio delle macerie, anche studiando una legge per l’individuazione di aree di abbancamento temporaneo, ma anche nel sollecitare il governo affinché la proroga del superbonus possa arrivare al 2023, anche per tutti coloro che risiedono nel cratere e si aspettano di riferire gli accolli che gli sono richiesti a questa importante fonte di finanziamento. Crediamo che non si debba perdere la fiducia nella possibilità che la ricostruzione vada avanti speditamente nonostante il caro prezzi, le imprese che sono sempre meno e spesso impegnate nel Superbonus».

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