Macerata

Confartigianato, nel Maceratese a Natale spese per oltre 100 milioni

L'associazione ha stilato anche un decalogo delle motivazioni per cui è importante scegliere prodotti artigiani. Il presidente Mengoni: «Queste feste possono essere un'occasione di ripresa»

MACERATA – Oltre 100 milioni di euro la spesa stimata per le spese di Natale. A fare un primo bilancio è Confartigianato imprese Macerata-Ascoli-Fermo che, per dicembre, ha stimato una spesa di 77 milioni di euro (38 milioni invece per altri prodotti e servizi tipici del Natale) per la provincia di Macerata, 51 milioni di euro per
Ascoli Piceno (25 milioni per altri prodotti e servizi tipici) e 43 milioni per Fermo (21 milioni per altri prodotti e servizi tipici). Le famiglie marchigiane spenderanno 572 milioni di euro a dicembre, tra prodotti alimentari e servizi e un gran peso sarà rivestito dalla food economy, un’economia che vede impegnati in regione 2.645 “artigiani del gusto” e imprese con oltre 11.800 addetti. Di questi, 2.677 lavorano nel Maceratese, 1.624 nell’Ascolano e 1.384 nel Fermano.

A livello regionale, poi, Confartigianato rileva un peso degli addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale sull’artigianato della regione superiore alla media del 34,8%: nelle Marche è al 41,9%, terzo territorio in Italia. In tal contesto, l’impatto maggiore è nelle province delle Marche Sud. A livello nazionale, Fermo è la seconda provincia in Italia con il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività (57,4%), Macerata è nona (43,6%), mentre Ascoli Piceno, con il 35%, è al 51esimo posto.

Il presidente Enzo Mengoni

«La food economy è un’economia molto importante, così come, in generale, tutta quella del periodo natalizio. In questa pandemia abbiamo registrato momenti davvero difficili e il Natale 2021 può rappresentare un’occasione di ripresa – spiega Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato -. Quel che Confartigianato sta facendo è sensibilizzare i consumatori circa l’importanza di acquistare prodotti d’eccellenza e di qualità, che solo una produzione locale attenta come la nostra sa garantire. Stiamo così diffondendo un decalogo associativo in cui si sottolineano i dieci buoni motivi per comprare artigiano, incentivando una cultura secolare».

Tra i dieci buoni motivi stilati da Confartigianato per comprare artigiano, ci sono: artigianalità basata sul valore del lavoro; ascolto del cliente e personalizzazione del prodotto; alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati; cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali; prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità; prodotti ben fatti, con lavorazioni a regola d’arte; consulenza e supporto diretto per installazioni e riparazioni; artigianato focalizzato sulla domanda di prossimità con una conoscenza del mercato del locale; remunerazione del lavoro sul territorio; gettito fiscale in Italia necessario per garantire il sistema di welfare.

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