Macerata

Il colonnello Roberti lascia Macerata: «Professionalità, abnegazione e altruismo. Grazie ai veri eroi»

Il colonnello ha tracciato anche un bilancio di questi tre anni e ha consegnato degli economi. Presente anche Mirko La Rotonda, figlio del carabiniere morto lo scorso maggio a causa del Covid-19

Il colonnello Michele Roberti

MACERATA – Ai saluti il Comandante provinciale dei carabinieri di Macerata il colonnello Michele Roberti; dopo tre anni di intenso lavoro nel capoluogo il colonnello Roberti domenica 13 lascerà la città per la Capitale dove andrà a dirigere il Reparto Operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Roma.

Un momento della cerimonia

«I risultati conseguiti in questi tre anni di lavoro non possono essere compiutamente sintetizzati in poche righe, anche perché sono ampiamente noti alla collettività; lasciatemi dire però che essi parlano, ancora una volta, di professionalità, abnegazione, entusiasmo e altruismo – ha detto il colonnello Roberti -. Molto è stato reso possibile grazie alla piena sinergia di intenti tra le diverse componenti di quella che più volte ho chiamato “squadra di Stato” e che ha visto nel Prefetto, sul piano del coordinamento dell’azione preventiva, e nel Procuratore della Repubblica, sul piano della direzione e coordinamento dell’azione repressiva, registi attenti, lungimiranti ed efficaci».

Il colonnello Michele Roberti

«La sicurezza, bene primario e prezioso, non è prerogativa di una parte e non può essere affermata solo con l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura. Per conseguirla è necessaria l’azione sinergica di tutti – ha aggiunto -. Nel momento del mio commiato, rivolgendomi ai carabinieri della Provincia di Macerata, a cui va la mia profonda riconoscenza per la leale e fattiva collaborazione, ricordo che solo rimanendo fedeli alla nostra missione – che è quella di proteggere, ascoltare, suggerire, informare, offrire una presenza vigile e rassicurante attraverso il contatto quotidiano con la gente con l’obiettivo di penetrare il territorio – solo così otterremo un ritorno positivo in termini di collaborazione da parte della collettività, solo così continueremo a meritare l’appellativo di “Benemerita” del Paese».

Il colonnello Roberti consegna la lettera e la medaglia a Mirko La Rotonda

Presente alla cerimonia anche Mirko La Rotonda, figlio dell’appuntato scelto Federico La Rotonda, morto il 9 maggio scorso, all’età di 59 anni, all’ospedale di Torrette di Ancona dove era stato ricoverato dopo aver contratto il Covid-19. Al figlio Mirko, «un ragazzo affettuoso e determinato che ha grandi aspirazioni», il colonnello Roberti, ha consegnato una lettera di commiato del Comandante Generale dei carabinieri e una medaglia che avrebbe dovuto ricevere suo padre a gennaio quando sarebbe andato in congedo. L’appuntato La Rotonda, come tutti i carabinieri che hanno collaborato con il colonnello in questi intensi tre anni, «sono i veri eroi» ha detto Roberti.

Questa mattina è anche stato presentato il tenente colonnello Massimiliano Mengasini, nuovo comandante del Reparto Operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Macerata che ha assunto l’incarico dal 7 settembre. 53 anni, coniugato con quattro figli, arriva da Ariccia. Arruolatosi nell’Arma nel 1989, ha prestato servizio a Firenze e successivamente, dal 1994 al 1999 a Frascati. È cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana e decorato di medaglia d’oro di lungo comando. Prima di giungere a Macerata, dal 2016 al 2020 ha prestato servizio al 2° Reggimento Marescialli e Brigadieri di Velletri.

Dal primo settembre 2017 al 31 agosto del 2020, il Comando provinciale di Macerata diretto dal colonnello Roberti ha eseguito 622 arresti e 7519 denunce. 259 gli arresti e 577 le denunce legati agli stupefacenti. In totale sono stati sequestrati 270 chilogrammi di droga. Tra le principali attività di questi tre anni da ricordare quella legata all’omicidio di Pamela Mastropietro nel gennaio del 2018, quella dell’arresto di Luca Traini appena una settimana dopo e quella dell’ottobre del 2019 quando a Tolentino, Primo Romagnoli, si è prima barricato in casa e poi è uscito imbracciando un fucile tra le vie della città.

Un momento della consegna degli encomi

Durante la cerimonia di questa mattina sono stati consegnati encomi al maresciallo capo Luigi Corvini (Comandante della stazione di Apiro), al maresciallo ordinario Stefano Mastrantoni, al brigadiere capo Roberto Pino Melis, al brigadiere Roberto De Iuliis e al vice brigadiere Nicola Placì per l’operazione che tra il novembre del 2017 e l’agosto del 2019 ha permesso di individuare un sodalizio criminale responsabile di numerosi furti nei bancomat tramite esplosivo. Encomi anche per il maresciallo maggiore Lorenzo Ceglie, il brigadiere capo Giovanni Belfiore, il vice brigadiere Antonio De Biase e l’appuntato scelto qualifica speciale Bernardino Filiaggi. I militari tra il febbraio e il dicembre del 2018 hanno consentito di disarticolare un gruppo criminale composta da cittadini stranieri che si erano resi responsabili di oltre 2800 cessioni di eroina e marijuana per un valore di 91mila euro.

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