Macerata

CNA Macerata lancia l’allarme sulla crisi del settore turistico: «Subito misure eccezionali»

Varie le proposte della Confederazione, come l'introduzione di un bonus vacanze per le famiglie italiane utilizzabile in Italia, progetto di promozione per riconquistare i mercati perduti, riduzione della pressione fiscale e miglioramento dell'offerta turistica

MACERATA – La Regione Marche, come anche tanti soggetti privati, negli ultimi anni, hanno investito moltissimo sul turismo; basti pensare allo spot del campione di ciclismo Vincenzo Nibali. Un investimento di 50 milioni di euro, come osserva uno studio condotto da CNA Macerata, che ha funzionato soprattutto dopo i segnali negativi conseguenti al periodo post-sisma. Nel biennio 2016/2017 infatti comuni del cratere avevano registrato un -70% mentre le altre aree della regione un -50%. Già lo scorso anno, osserva CNA Macerata, nella provincia si erano registrate oltre un milione e mezzo di presenze con un +16,5% nei comuni del cratere e un +7% generale. Oggi però torna a ripresentarsi l’allarme dovuto all’emergenza che tutto il Paese sta vivendo, quella sanitaria del Covid-19.

«I danni sin qui registrati sono enormi e aumenteranno a macchia d’olio nei prossimi mesi» spiega CNA Macerata che ha effettuato uno studio che prevede, nel primo semestre 2020, per la filiera del turismo nel nostro Paese, una perdita complessiva di 41 miliardi di euro. «Si tratta di un valore enorme considerato anche che nel 2019, in presenza di una stagione turistica ordinaria, il fatturato realizzato aveva sfiorato i 57 miliardi di euro. Nel primo semestre la perdita più consistente riguarderà il settore della ricettività (-13 miliardi di euro) ma il crollo del fatturato investirà in ogni caso tutta la filiera: il turismo balneare (- 18,4 miliardi), la ristorazione (- 6,9 miliardi), lo shopping turistico (-6,1 miliardi), i trasporti turistici gestiti da imprese private (-6,7 miliardi), le agenzie di viaggio con (-2 miliardi), la cultura (-2,7 miliardi) e le escursioni e il turismo esperienziale (- 3 miliardi)» spiega l’associazione.

Nella nostra regione il turismo ha un’incidenza sull’economia e sul PIL del 10 – 11%, che equivale per la provincia di Macerata a circa 800 milioni di euro di reddito a rischio. CNA propone di prevedere subito misure eccezionali per fronteggiare la crisi di questo settore che rischia di far chiudere nella nostra provincia centinaia di piccole imprese – continua l’associazione -. Quando la situazione emergenziale in atto si sarà stabilizzata (si spera di non dover saltare anche i mesi di giugno e luglio altrimenti la stagione sarà definitivamente compromessa), è verosimile ipotizzare che la domanda turistica sarà alimentata soprattutto dai cittadini italiani e sarà rivolta a un turismo prettamente domestico. In questo contesto CNA ritiene che l’introduzione di un bonus vacanze per le famiglie italiane, utilizzabile in Italia e spendibile in tutte le attività legate alla filiera turistica potrebbe rappresentare un primo volano importante per far ripartire la spesa turistica».

Secondo CNA Macerata bisogna poi pensare a «un progetto di promozione del turismo italiano all’estero per riconquistare i mercati perduti; incentivi per il miglioramento del livello dell’offerta turistica con la riqualificazione delle strutture e dell’accoglienza; servizi reali di affiancamento capaci di guidare le progettualità verso nuovi mercati e nuove tendenze e riduzione della pressione fiscale e contributiva. È fondamentale implementare le politiche turistiche dei territori per dare risalto alle specialità identitarie locali, incoraggiando la promozione e l’artigianato di qualità, soprattutto se finalizzati ai percorsi del gusto, dei saperi e della tradizione, pezzi forti dell’offerta turistica maceratese» ha concluso CNA Macerata.

L’assessore al turismo e alla cultura di Civitanova Maika Gabellieri

Sul forte danno che subirà inevitabilmente il turismo è intervenuto anche l’assessore di Civitanova Maika Gabellieri. «L’Amministrazione comunale sosterrà gli operatori del turismo e del commercio con tutte le misure necessarie per aiutarli a far fronte al duro colpo subìto dal settore – le parole dell’assessore al turismo e alla cultura -. Le attività turistiche sono la linfa del nostro territorio e nessuno sarà lasciato solo in questa situazione drammatica; se non riparte l’economia non riparte il Paese e di conseguenza questo ricadrà sulle famiglie».

«Ora pensiamo all’emergenza sanitaria – ha aggiunto l’assessore che, nell’immediato, aveva sospeso l’imposta di soggiorno -. L’incertezza di quello che potrà accadere nei prossimi mesi, con l’estate alle porte, ci spinge come amministratori ad agire subito per sostenere quanti stanno subendo pesanti perdite, affinché non si aggiungano altri drammi allo strazio per le tante vite perse a causa di questo virus. Come già annunciato ieri, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha proposto un emendamento al Bilancio di previsione per costituire un fondo di circa 1.100.000 euro e vorrei precisare che in esso confluiranno anche gli aiuti per il settore turistico, sicuramente tra i più colpiti».

«L’obiettivo finale è la ripartenza di tutte le attività, ma ciò potrà avvenire solo quando avremo alle spalle l’emergenza sanitaria. Il settore turistico-culturale non viene abbandonato, ma dovrà essere certamente riscritto e ridisegnato in base alle nuove esigenze e al nuovo scenario per ora sconosciuto, ma che ci auguriamo possa tornare a essere anche più florido del precedente. Solo insieme e uniti vinceremo questa battaglia» ha concluso la Gabellieri.

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