Macerata

Macerata, Cna e Confartigianato: «Sicurezza e liquidità per imprese e aziende per una fiducia nella ripartenza»

«Le imprese che hanno riaperto nelle Marche sono state 23 mila; oltre 5 mila nel maceratese e altrettante nel fermano». Il settore del benessere è quello che è tornato maggiormente a lavoro "a pieno regime" dopo oltre due mesi di lockdown

A sinistra Luciano Ramadori, a destra Giorgio Menichelli

MACERATA – Se da una parte la ripartenza della ristorazione non ha di certo dato il riscontro sperato per il settore benessere invece sono tante le prenotazioni dopo oltre due mesi di stop. A Macerata le associazioni di categoria sottolineano però il bisogno immediato di liquidità per imprese e aziende; una prerogativa fondamentale per poter lavorare in tranquillità.

«Il riscontro positivo di questa ripartenza sta nel fatto che tutti i nostri associati hanno potuto verificare che i protocolli sottoscritti con la Regione stanno funzionando; l’Asur ieri ha infatti effettuato due controlli – necessari in questa fase iniziale della ripartenza – in altrettante aziende del maceratese e l’esito è stato positivo – ha spiegato Luciano Ramadori, direttore di Cna Macerata -. Inoltre l’Inail ha stabilito che, nel caso in cui il datore di lavoro abbia rispettato tutte le norme di sicurezza, l’eventuale contagio non è imputabile al titolare e questo crediamo rappresenti un buon segnale. Chiaro è che chi non rispetta le norme sul posto di lavoro, al contrario, va incontro a sanzioni penali».

«Ieri abbiamo avuto riscontri positivi dai nostri imprenditori e artigiani – ha aggiunto il direttore dell’associazione di categoria maceratese -. Ovviamente è tutto in fase di rodaggio e abbiamo fiducia nel Decreto Rilancio che immetterà liquidità economica sui nostri settori. È poi importante giocare questa partita anche sul fronte della sicurezza perché dobbiamo sempre tenere presente che il virus è ancora tra noi e, con i nostri corretti comportamenti, dobbiamo evitare di diffonderlo; in questo senso crediamo che l’App Immuni possa essere uno strumento valido».

E se dovessimo trovarci davanti a un secondo lockdown, cosa accadrebbe? «Sarebbe un vero disastro e un nuovo stop forzato rappresenterebbe una mancanza di fiducia che non ci possiamo permettere – ha concluso Ramadori -. La nostra Regione credo abbia dato molte risposte sul fronte della sicurezza e della prevenzione, anche grazie al lavoro del presidente Ceriscioli e della sua Giunta; se tutti seguiamo i protocolli sono fiducioso che torneremo quanto prima alla normalità».

Propositivo anche il segretario generale di Confartigianato Fermo-Macerata-Ascoli Piceno Giorgio Menichelli. «Le imprese che hanno riaperto ieri nelle Marche sono state 23mila; oltre 5mila nel maceratese e altrettante nel fermano. Noi siamo ottimisti ma è chiaro che la clientela al momento è ridotta e anche titubante. C’è chi è partito a pieno regime, come il mondo del benessere, chi invece no, penso alla ristorazione – osserva Menichelli -. Senza dubbio molte aziende sono in attesa della liquidità del Decreto Rilancio che dovrà attraversare sempre la stessa sfida e cioè evitare che, come spesso accade, la volontà politica venga disattesa dalla burocrazia. Noi certamente continuiamo a essere ottimisti».

«In questi mesi abbiamo spinto molto per le riaperture portando avanti un grandissimo lavoro di squadra con le varie associazioni e con la Regione Marche – ha concluso il segretario di Confartigianato -. La migliore soluzione per un imprenditore è sempre quella di farlo lavorare; chiaro che non siamo ancora in regime di normalità perché per il cliente, vuoi per timore vuoi per una questione economica, non è tornato tutto alla normalità. Diventa quindi importante anche valorizzare il rapporto con la clientela continuando a seguire i protocolli di sicurezza e sperando che anche l’emergenza sanitaria rientri presto».

La parrucchieria Carmen a Macerata

E proprio il settore del benessere, uno di quelli che in queste settimane ha spinto maggiormente per la ripartenza, sembra essere ripartito a pieno regime. «Abbiamo prenotazioni fino alle prossime settimane e dobbiamo ammettere che le clienti sono molto contente di poter tornare in salone – spiega il titolare della parrucchieria Carmen di Macerata -. Questa per noi è anche un po’ una fase di sperimentazione e in questi giorni stiamo un po’ prendendo le misure; piano piano inizieremo ad abituarci a questo nuovo modo di lavorare».

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