Macerata

Civitanova, violenza sessuale in spiaggia su due ragazze: 26enne condannato a 2 anni e 5 mesi

L'imputato era accusato di aver palpeggiato una 19enne e di aver toccato nelle parti intime l'amica, all'epoca 18enne. La difesa: «Faremo appello, le presunte persone offese si sono contraddette più volte»

CIVITANOVA – Avrebbe palpeggiato due ragazze in spiaggia, 26enne condannato a due anni e cinque mesi di reclusione per violenza sessuale. L’avvocato: «Faremo appello. Le presunte persone offese si sono contraddette più volte». La vicenda finita oggi all’attenzione dei giudici del Tribunale di Macerata in composizione collegiale risale all’11 agosto del 2020. Quella sera, secondo quanto ricostruito dalla Procura (oggi in aula l’accusa era sostenuta dal pm Stefania Ciccioli), il giovane era uscito con un gruppo di amici, in un locale aveva conosciuto due ragazze che avevano deciso di trascorrere il resto della serata con loro. Verso le 3 di notte lui, un suo amico e le due ragazze si erano appartati in spiaggia e le due coppie erano a poco meno di 20 metri di distanza.

L’avvocato Alessia Pepi

Secondo quanto dichiarato dalla 19enne l’odierno imputato l’avrebbe prima strattonata facendola cadere, poi le aveva stretto il collo, con una mano le avrebbe chiuso la bocca e l’avrebbe palpeggiata sul seno e sulle parti intime. Lei avrebbe urlato e a quel punto il giovane l’avrebbe lasciata e sarebbe andato via raggiungendo gli amici. La 19enne avrebbe quindi raggiunto l’amica, all’epoca 18enne, per poi fermarsi davanti a un bar, era stato il barista a chiamare carabinieri e 118. Nell’immediatezza entrambe le ragazze furono sentite, la 18enne avrebbe riferito di aver visto movimenti strani, subito dopo aveva visto l’amica agitata e in lacrime.
Ai primi di settembre le giovanissime erano state sentite di nuovo e in quell’occasione la più piccola avrebbe aggiunto altri particolari: la 18enne avrebbe infatti detto che quella sera lei e l’imputato si erano salutati con due baci sulle guance e lui, con un gesto improvviso, l’aveva accarezzata nelle parti intime. Da qui la contestazione della violenza sessuale anche sulla seconda ragazza.

Oggi, dopo la chiusura dell’istruttoria, la discussione e la condanna. L’avvocato Alessia Pepi ha preannunciato il ricorso in Appello, il giovane ha sempre rigettato gli addebiti, il 26enne interrogato poco dopo i fatti aveva riferito che quella notte lui e la 19enne erano andati nella spiaggia libera vicino al molo, si erano baciati, poi quando lui aveva provato ad andare avanti, lei avrebbe detto di no e tutto era finito lì. Dopo poco erano andati via insieme e sul lungomare, prima di salutarsi, si erano scambiati i contatti Instagram.

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