Macerata

Civitanova, in via Sonnino i cittadini tappano le buche

Nella zona è attivo un comitato di cittadini che chiede da tempo la sistemazione del manto stradale

Un lavoratore della zona sistema le buche in via Sonnino.

CIVITANOVA MARCHE- Buche in strada e il Comune non provvede a tapparle? A rimediare è il privato. L’episodio è accaduto stamani a Civitanova in via Sonnino, nella zona commerciale Aurora, dove gli operai di un’attività del luogo, carriola e pala in mano, hanno provveduto a livellare le voragini presenti sulla carreggiata apponendovi della ghiaia.

Il lato est di via Sonnino – si tratta dell’unico snodo viario che permette di raggiungere, se non si proviene dalla SS77 Val di Chienti, il tratto sud di via Einaudi – versa in condizioni preoccupanti ormai da diversi anni. Al contrario, il tratto a ovest è stato rimesso a nuovo da circa un anno con un nuovo asfalto, la realizzazione di un marciapiede e l’installazione di moderni pali dell’illuminazione pubblica. Ed è proprio questa differenza che i lavoratori e i titolari delle attività della zona si augurano che venga annullata al più presto. «C’è ancora tutta una parte est da completare al momento si presenta in condizioni di degrado e di insicurezza, piena di buche e priva di illuminazione. Ricordiamo che questa è l’unica strada dalla quale è possibile raggiungere le nostre attività, se si proviene da nord», dissero in un’occasione.

Furono proprio loro, lo scorso 14 aprile, a depositare in Comune una raccolta di firme per chiedere la messa in sicurezza della via. In particolare, vennero raccolte 530 firme, in una zona in cui sono presenti oltre cento attività commerciali tra rivenditori, servizi alla persona, bar e ristoranti. E poi ci sono i residenti, seppur siano pochi gli abitanti della zona, ad aver aderito all’iniziativa. I firmatari si appellano dunque a palazzo Sforza per il «rifacimento della carreggiata» e una «maggiore illuminazione» e se possibile anche «un nuovo marciapiede». Tuttavia la questione più dirimente rimane la «salvaguardia dell’incolumità degli automobilisti e dei lavoratori intenti a raggiungere i grandi magazzini commerciali».

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