Macerata

Civitanova, ucciso in pieno centro a 39 anni mentre chiede l’elemosina. L’agonia di Alika Ogorchukwu

In manette un operaio metalmeccanico di 32 anni residente a Salerno e domiciliato in città. Le ipotesi iniziali contestate: omicidio volontario e rapina

Omicidio di Civitanova

CIVITANOVA – Le urla dei presenti: «Fermati, fermati subito», «Oh, lo ammazzi così», «Ecco le guardie», «E basta», «Chiamate i carabinieri, la polizia, qualcuno». Un uomo che a qualche metro si siede sulla panchina col cane che continua ad abbaiare e l’aggressore che continua a colpire la vittima, a stringergli le mani al collo e urlargli il suo odio.

IL VIDEO

Civitanova, omicidio in pieno centro. Muore colpito da una bastonata – YouTube

Alika Ogorchukwu

Il video che riprende l’agonia di Alika Ogorchukwu, ambulante 39enne nigeriano dura 39 secondi, lo sgomento e l’orrore molto di più e s’ingrossa col passare delle ore. In manette nell’immediatezza è finito il suo aggressore, un operaio metalmeccanico di 32 anni, nato in Austria, residente a Salerno e domiciliato a Civitanova dove vive e lavora.

Anche Alika stava lavorando, a suo modo, chiedeva l’elemosina, per le vie di Civitanova dove in tanti lo avevano già visto in passato. Veniva da San Severino dove viveva con la moglie e un figlio piccolo, ieri 29 luglio, poco dopo le 14 era in corso Umberto, all’inizio della via principale di Civitanova, si spostava appoggiandosi a una stampella dopo un incidente che gli aveva lasciato delle lesioni a una gamba. Quello che poi è accaduto è al vaglio degli inquirenti: una prima ipotesi è che abbia avvicinato una coppia chiedendo forse con insistenza dei soldi, forse una parola di troppo alla ragazza che era con il 32enne e quest’ultimo è scattato come una furia, prima lo avrebbe colpito con la sua stessa stampella poi gli sarebbe saltato addosso colpendolo ripetutamente e stringendogli le mani al collo.

Il procuratore facente funzioni Claudio Rastrelli e il comandante del commissariato di Civitanova Fabio Mazza

È stato a quel punto che qualcuno ha filmato la scena, altri urlavano per cercare di far desistere l’aggressore, un uomo si è seduto su una panchina voltandosi di spalle col cane che abbaiava disperato e qualcuno ha chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Volante di Civitanova che hanno individuato l’aggressore e lo hanno portato in commissariato, nel frattempo un’ambulanza ha raggiunto il luogo del pestaggio ma i sanitari non hanno potuto far nulla per salvare il 39enne, sul suo corpo ormai esanime è stato steso un pietoso lenzuolo bianco. Sul posto sono intervenuti i dirigenti del commissariato e della Squadra Mobile, il commissario capo Fabio Mazza e il vice questore aggiunto Matteo Luconi e gli uomini della Scientifica per effettuare i rilievi. Alle 16.15 ha raggiunto il luogo teatro dell’omicidio il pubblico ministero di turno, il procuratore facente funzioni Claudio Rastrelli.

L’avvocato Francesco Mantella

Della tragedia è stata informata la moglie di Alika che è stata accompagnata a Civitanova, sul posto poco dopo anche il legale della vittima, l’avvocato Francesco Mantella: «Era una persona mite, non so che pensare, lo avevo seguito in passato per un incidente stradale in cui era stato coinvolto. Un gesto inspiegabile».

L’aggressore, dunque, è stato condotto in commissariato, le ipotesi iniziali che gli vengono contestate sono quelle di omicidio volontario e rapina: a quanto si apprende il 32enne sarebbe stato trovato in possesso del cellulare della vittima. Ieri in serata il suo legale, l’avvocato Roberta Bizzarri, lo ha raggiunto in commissariato ma il legale non è riuscita a parlare con il suo assistito.

L’avvocato Roberta Bizzarri

Il 32enne dopo le formalità di rito è stato condotto in carcere a Montacuto (Ancona) in attesa della fissazione dell’udienza di convalida che potrebbe esserci lunedì. Nel frattempo la salma del 39enne nigeriano è stata invece trasportata all’obitorio dell’ospedale di Civitanova.

Dopo il formale conferimento dell’incarico da parte del pubblico ministero Rastrelli il medico legale Ilaria De Vitis effettuerà l’esame autoptico per stabile con certezza la causa della morte di Alika Ogorchukwu.

Di quella morte avvenuta in un pomeriggio di mezza estate in pieno centro a Civitanova resta lo sconforto di una comunità intera che in queste ore si interroga su come sia potuta accadere una violenza simile e se l’intervento di qualcuno dei presenti avrebbe potuto in qualche modo scongiurare ciò che poi è accaduto.

Un momento dei rilievi in corso Umberto
Al centro il dirigente della Mobile Matteo Luconi, di spalle il commissario Mazza

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