Macerata

Civitanova, ubriaco dà in escandescenze in un ristorante poi aggredisce un carabiniere: arrestato

Si tratta di un 36enne marocchino di Montegranaro. Dopo la mezzanotte ha creato il caos in via Castelfidardo. In mattinata ha patteggiato un anno per resistenza e lesioni ed è tornato in libertà

CIVITANOVA – Mangia e beve in un ristorante con degli amici poi dà in escandescenze all’interno e fuori del locale, all’arrivo dei carabinieri li aggredisce. Il caos è scoppiato poco dopo la mezzanotte di oggi in via Castelfidardo, è lì che una pattuglia del Radiomobile si è diretta a seguito di una richiesta di intervento fatta al 112 per uno straniero che, visibilmente ubriaco, urlava e inveiva prendendosela con chiunque, sia con il titolare del locale sia con gli avventori. All’arrivo dei militari il giovane, anziché calmarsi, avrebbe continuato ad agitarsi sferrando pugni contro le pareti. I carabinieri lo hanno convinto a uscire ma anche in strada lo straniero avrebbe continuato a urlare e a dimenarsi spintonando i militari che alla fine sono stati costretti ad ammanettarlo e a portarlo in caserma dove è arrivata anche l’auto medicalizzata del 118. Lì il giovane, nel frattempo identificato – si tratta di un marocchino di 36 anni residente a Montegranaro (FM) –, ha continuato ad agitarsi e a inveire contro i militari minacciandoli: «Se vi trovo fuori senza divisa vi taglio …, vi faccio la pelle».

Il marocchino (che è risultato avere un tasso di alcol nel sangue pari a 2,1 grammi per litro) avrebbe continuato a minacciare i carabinieri anche al pronto soccorso dove è finito anche uno dei militari che ha riportato diversi traumi a un ginocchio, alle mani e ai polsi, con una prognosi di 15 giorni.
Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, su disposizione del pubblico ministero di turno Claudio Rastrelli, il 36enne ha trascorso il resto della notte nella camera di sicurezza e questa mattina è stato portato in tribunale a Macerata per la convalida dell’arresto e il conseguente giudizio direttissimo dinanzi al giudice Domenico Potetti. In aula il marocchino si è avvalso della facoltà di non rispondere poi, tramite il proprio legale, l’avvocato Alessio Matarazzi, ha patteggiato con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo la pena di un anno e di reclusione ed è tornato in libertà.  

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