Macerata

Civitanova, il presepe dei Broglia è magia. «Una tradizione che va di padre in figlio. Occorre un anno per allestirlo»

Il racconto di Roberto Broglia, che eredita la passione di suo padre trasmettendola al proprio figlio. «È bello vedere la gente soddisfatta. Perciò ogni anno studiamo per renderlo diverso e più attraente»

Roberto Broglia con il suo presepe.

CIVITANOVA MARCHE – Una passione che viene da lontano, da quando era «piccolissimo», seguendo le orme di suo padre. Di padre in figlio, così per due generazioni in una tradizione che ormai è consuetudine a casa Broglia. Nel centro storico della città alta, papà Roberto ha allestito il presepe insieme a suo figlio Nicolò, di 14 anni e in via del Girone è un viavai di curiosi.  Tutti ‘seguono la cometa’ che indica i sei presepi a cura della Pro loco e che portano dritti nell’abitazione della famiglia Broglia, dove ad attenderli ci sono circa 200 statuine.

La Natività a casa Broglia

Il racconto

«In passato – racconta Roberto Broglia – lo allestivamo per mostrarlo agli amici. Ma questo è stato l’anno della svolta. La Pro loco ci ha chiesto una mano e ci siamo resi disponibili, anche mettendo in contatto i volontari con alcuni mastri presepisti». In particolare, si tratta di 110 statue meccanicizzate e circa 90 manuali, 40 effetti tra cui pioggia, vento, acqua e la riproduzione di tre monumenti della città alta: Porta Girone, Porta Marina e il Convento dei Frati cappuccini. «È bello vedere la gente soddisfatta. Perciò, ogni anno studiamo per renderlo diverso, più attraente e, dico la verità, la passione di mio figlio mi motiva molto». Re magi, pastori, il bambinello, il fabbro, le pecore: le statuine sono in ferro, mentre la resina è il materiale utilizzato per le mani, la testa e i piedi.

Quanto tempo impiegate per allestirlo? «Occorre circa un anno di lavoro per avere un risultato del genere. Appena ne sfasciamo uno, iniziamo subito a lavorare per allestire l’altro», spiega Broglia.  Una luce si accende e si spegne ogni minuto, il fruscio dell’acqua che sgorga dal torrente in miniatura e una voce dice «pesce fresco»; probabilmente anche Erode si sarebbe rabbonito in un villaggio così fatato. La parte elettronica è opera «del presepista Leandro Messi», ma all’idea si lavora nel tempo, «anche prendendo spunto dalle mostre e dai concorsi dei presepi più belli. Spesso – aggiunge – partecipiamo alle mostre, osserviamo quelli più interessanti per trovare nuovi e intriganti input. E infatti quest’anno ci hanno detto che è ancora più bello dello scorso Natale».

Tempi di prezzi della luce alle stelle, come si accende la cometa di casa Broglia senza ricevere il salasso in bolletta? «Tolta la macchina de neve, tutto è alimentato a led, dunque i costi sono ridotti». E allora, il sogno dichiarato di Roberto Broglia è far diventare Civitanova alta «un punto di riferimento per i presepi». Certo, questo è l’inizio giusto. Oltre a via del Girone, rientrano nel percorso ‘Civitanova alta-La città dei presepi’ proposto dalla Pro loco della città alta, gli altri cinque villaggi, collocati all’ex pescheria, al Convento dei Frati cappuccini, all’ex liceo classico e nella chiesa di Sant’Agostino. Ad essi si aggiunga la casa di Babbo Natale al chiostro di San Francesco.

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