Macerata

«Non è il pranzo dei poveri». La festa alla Caritas di Civitanova raccontata dal direttore Barbara Moschettoni

Pranzo di Natale alla Caritas, «noi volontari non stiamo soltanto lì a servire. È un momento di festa anche per noi»

CIVITANOVA MARCHE – «Non è il pranzo dei poveri, a me piace viverlo come il pranzo della solidarietà, dello stare insieme». Sono le parole di Barbara Moschettoni, direttore della Caritas diocesana che oramai da tanti anni, ogni anno, prende parte al pranzo di Natale organizzato dalla Caritas di Civitanova Marche come volontaria, insieme a tutta la sua famiglia. Ancora prima che venisse ufficialmente istituita la Caritas, nel 2012, insieme al marito organizzava un pranzo di Natale di solidarietà.

«All’inizio c’erano anche 300 persone, venivano tanti ragazzi che facevano i vu’ cumprà. Era una grande festa – ha raccontato Barbara Moschettoni – Prima il pranzo della Caritas lo facevamo nei locali dell’ex ente fiera, poi del palazzetto dello sport in zona Risorgimento, poi dai Salesiani e adesso negli spazi della Caritas. Ora la cosa si è un po’ più ridimensionata, accogliamo le famiglie che seguiamo come Caritas. In più, oltre a queste, si aggiungono anche tante persone che sono sole, anziani, tante persone che sono separate, e che aspettano questo pranzo di Natale per trascorrere un momento di festa insieme ad altri, per stare insieme, per scambiare due parole, per conoscere altre persone, altre famiglie. Ecco perché per me questo non è il pranzo dei poveri, è il pranzo della solidarietà, dello stare insieme».

Non c’è più differenza: al pranzo partecipano tanti italiani quanti sono gli stranieri. «Metà delle famiglie sono italiane, l’altra metà straniere, non c’è molta differenza – ha continuato Barbara Moschettoni -, ma è la stessa cosa per quanto riguarda le famiglie che seguiamo e che ricevono il pacco alimentare, metà e metà. È un momento per stare insieme. Noi volontari non stiamo soltanto lì a servire. È un momento di festa anche per noi: portiamo i nostri familiari. con me verranno mio marito, mio figlio, i miei genitori. I volontari hanno di tutte le età, dai ragazzi agli anziani. Quest’anno sono previste più di cento persone tra utenti, volontari e familiari che consumeranno il pranzo di Natale. Il pranzo di Natale è un’occasione per stare tutti insieme – ha concluso Barbara Moschettoni -. E tante persone che sono sole aspettano questo momento per trascorrere una giornata di festa in compagnia».

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