Macerata

Civitanova, parcheggi riservati in centro: i residenti protestano contro la Giunta

Sale la protesta di alcuni abitanti delle vie del Vallone, Baracca, Piave, Hermada, Mazzini e corso Vittorio Emanuele, riunitisi in comitato per far sentire la propria voce

CIVITANOVA – Un grido di protesta in merito alla situazione dei posti auto nel centro di Civitanova è stato lanciato da alcuni residenti delle vie del Vallone, Baracca, Piave, Hermada, Mazzini e corso Vittorio Emanuele. In particolare, i cittadini, riunitisi in un apposito comitato, contestano la delibera di giunta che riserva una serie di posti auto agli abitanti delle limitrofe via Asiago, Col di lana e della Vela. 

I civitanovesi che hanno dato vita al comitato sostengono infatti che tale situazione li penalizzi perché, in questo modo, saranno sempre di più gli automobilisti che cercheranno di posteggiare la propria auto nelle loro vie: «Siamo rimasti sorpresi – scrivono i cittadini – dalla delibera di Giunta con la quale è stato deciso di riservare ai residenti il parcheggio in alcune vie: Della vela all’incrocio con via Piave verso sud senza sbocco, Asiago e Col di Lana, pur se nei giorni feriali sino al venerdì ed in orari specifici. Tutti gli abitanti delle vie circostanti che subiscono da anni un enorme disagio a causa dell’intensità delle circolazione e della carenza dei parcheggi, verrebbero ulteriormente penalizzati, dato che in caso di difficoltà cercavano un parcheggio nelle vie dove ora viene riservato solo ai residenti”. Da qui, la richiesta del comitato di annullare la delibera e ripristinare la situazione precedente. “Proprio non si comprende – proseguono nella nota – con quale criterio l’attuale Giunta abbia potuto adottare questa decisione, senza valutare minimamente con i cittadini quali potessero essere le soluzioni più opportune per la comunità, trovando così un equilibrio tra le giuste esigenze. Chiediamo così l’immediata cessazione degli effetti e di aprire un tavolo con tutta la cittadinanza interessata per scongiurare gravi e ingiustificati disagi».

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