Macerata

Civitanova, è ancora polemica su Anna Frank. Micucci: «È la Capponi a non ricordare, ecco la registrazione»

Si fa rovente la polemica sulla memoria a Civitanova, con lo scambio di accuse tra Micucci (Pd) e Capponi (FdI) che non accenna a placarsi

Civitanova Marche

CIVITANOVA MARCHE- «È la Capponi a non avere buona memoria: in quel Consiglio fu lei a lasciare una nota scritta che ilsindaco poi lesse». Si fa rovente la polemica sul tema della Memoria, a Civitanova, con la controreplica del capogruppo dem Francesco Micucci che risponde all’assessore ai servizi educativi Barbara Capponi allegando i verbali della seduta del consiglio comunale del 27 luglio 2018.

Il precedente

Ma andiamo con ordine. Micucci ieri era tornato a ribadire la proposta di intitolare uno spazio pubblico ad Anna Frank e lo aveva fatto polemizzando con la maggioranza attraverso il riferimento alla seduta del 2018, quando la maggioranza bocciò la proposta del principale partito d’opposizione di intitolare uno spazio pubblico ad Anna Frank e di acquistare delle copie del Diario per distribuirne nelle scuole. Così, erano state citate le dichiarazioni dell’allora vicesindaco Fausto Troiani (oggi presidente del Consiglio comunale) e dell’assessore Capponi. Non si è fatta attendere la risposta della Capponi, che in mattinata ha diffuso una nota con la quale ha respinto al mittente le accuse, spiegando che che in quella seduta dell’assise fosse assente.

La controreplica

Ma ancor più fulminea è la controreplica di Micucci, dopo poche ore dalla nota della Capponi, torna sulla questione, diffondendo i verbali della seduta consiliare del 27 luglio 2018, in cui il sindaco leggeva quanto scritto dalla stessa assessore. «Se l’assessora Capponi è stupita e piccata delle mie affermazioni, si figuri lei quanto lo sono io delle sue – premette – . Infatti è proprio dalla registrazione del dibattito sulla mozione che ho evinto il mio intervento. È vero che la Capponi era assente (e nessuno ha mai scritto il contrario), ma è pur vero che il sindaco Ciarapica dice testualmente: “su questo argomento non sono preparato, era preparata l’assessore Capponi. Per cui leggo la nota che mi ha scritto”. Ora – prosegue Francesco Micucci – è del tutto evidente che se la nota la scrive lei assessora, dovrebbe prendersi la responsabilità di quello che ha scritto. Perché se vuole fare la morale agli altri, credo che non ci sia cosa più immorale che tirare il sasso e nascondere la mano». E aggiunge:  «Nello scritto che lei ha consegnato al sindaco per la lettura in aula, tra le altre cose (che tralascio e giro l’allegato) lei sostiene alla fine che sul tema che “si può fare sempre meglio, senza necessariamente intitolare vie o distribuire libri nelle scuole”. Che è come voler dire che l’oggetto della mozione risulta inutile».

Francesco Micucci, capogruppo Pd in consiglio comunale.

Infine, l’ex assessore all’urbanistica ribadisce la proposta di far leggere ai ragazzi il Diario di Anna Frank: «Per cui – conclude Micucci – nessuna strumentalizzazione da parte mia, casomai, buona memoria, a differenza sua. Quanto ho affermato risponde assolutamente a verità e lo ribadisco, confortato dalla registrazione della discussione in aula, che allego alla presente nota. Se l’amministrazione si muove con le scuole per dibattere questi temi e mantenere viva la memoria, ben venga. Ma certamente la lettura di libri, ma ancor più la visita ai luoghi e una intitolazione imperitura di una via darebbero ancora maggior risalto alla volontà di mantenere una memoria collettiva di vicende che ci auguriamo tutti non tornino più».

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