Macerata

Civitanova, chiede di pagare col bancomat i biglietti del bus e il commerciante si rifiuta: multato

La cliente ha chiamato la Guardia di finanza. Per 3,75 euro di titoli di viaggio, l'esercente dovrà pagare poco più di 30 euro di multa. È il primo caso in provincia di Macerata dall'entrata in vigore della norma

CIVITANOVA – La cliente chiede di pagare col bancomat tre biglietti dell’autobus, l’esercente si rifiuta e lei chiama la Guardia di finanza. Dopo il controllo per il commerciante è scattata la sanzione amministrativa. È il primo caso in provincia di Macerata dall’entrata in vigore della norma (il 30 giugno scorso). È successo venerdì scorso a Civitanova. Una donna era entrata in una tabaccheria chiedendo tre biglietti per l’autobus, il commerciante aveva preso i titoli di viaggio e nel consegnarli aveva chiesto il pagamento del corrispettivo: 3,75 euro. La cliente però in quel momento non aveva soldi spicci e aveva chiesto di pagare col bancomat, l’esercente si sarebbe rifiutato di ricevere il pagamento mediante Pos e a quel punto la donna ha chiamato il 117.

Al finanziere della sala operativa del comando provinciale di Macerata la donna ha raccontato quanto le era accaduto e il militare le ha spiegato di attendere lì l’arrivo di una pattuglia per poter effettuare il riscontro di quanto lamentato. Così nel giro di qualche minuto sul posto sono intervenuti i finanzieri della locale Compagnia. I militari sono quindi entrati nell’esercizio commerciale chiedendo delucidazioni al negoziante che avrebbe negato quanto dichiarato dalla cliente giustificando il rifiuto del pagamento col Pos con un malfunzionamento della linea Internet. I finanzieri però hanno accertato sul momento che la connessione funzionava perfettamente e a quel punto hanno proceduto alla contestazione. Dal 30 giugno scorso, infatti, sulla scorta delle nuove misure di legge introdotte per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per gli esercenti che non accettano i pagamenti elettronici viene applicata una sanzione amministrativa pecuniaria.

I finanzieri dunque hanno proceduto alla contestazione della violazione nei confronti del titolare dell’attività commerciale e alla trasmissione del rapporto al prefetto di Macerata, autorità competente per l’irrogazione della sanzione amministrativa pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento (con l’esclusione della possibilità di avvalersi del pagamento in misura ridotta). In totale dunque, per non aver fatto pagare col bancomat 3,75 euro di biglietti, il commerciante dovrà pagare una multa di 30,15 euro.

L’attività condotta dalle Fiamme gialle della Compagnia di Civitanova, guidata dal capitano Tiziano Padua, risponde alle priorità stabilite dal PNRR, che richiedeva l’entrata in vigore di una riforma legislativa che garantisse sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto da parte di fornitori privati di accettare pagamenti elettronici «in considerazione del fatto – spiega la Guardia di finanza – che la violazione dell’obbligo, in vigore dal 2014, da parte dei soggetti che effettuano vendita di prodotti e prestazioni di servizi, anche professionali, di accettare tale tipologia di pagamenti, era finora rimasta sprovvista di sanzione. Peraltro l’obbligo di accettazione è indipendente dall’entità del corrispettivo, dalle modalità di svolgimento dell’attività e dalla natura del cedente o prestatore (imprenditore, professionista, ente non commerciale per l’eventuale attività commerciale esercitata). Resta fermo il diritto del consumatore di scegliere liberamente la modalità di pagamento, digitale o contante. La sanzione non è applicabile nei casi di oggettiva impossibilità tecnica, configurabili, per esempio, in presenza di evidenti problemi di connettività o di malfunzionamenti tecnici dei dispositivi utilizzati. È parimenti sanzionabile l’esercente che proceda ad applicare ulteriori costi ingiustificati – aggiuntivi rispetto a quelli del bene/servizio acquistato – in ragione dell’utilizzo da parte del consumatore di un qualsiasi strumento di pagamento diverso dal denaro contante».

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