Macerata

Civitanova, l’assessore: «Padroni dei cani irrispettosi del verde pubblico»: controlli e multe in arrivo

Il punto sulla situazione con l’assessore al Decoro urbano, all’ambiente e alla sicurezza Giuseppe Cognigni

I giardini di piazza XX settembre a Civitanova

CIVITANOVA – I padroni dei cani a spasso non raccolgono gli escrementi dei loro amici a quattro zampe, si intensificano i controlli da parte della polizia municipale. Agenti in borghese in giro per il centro, multe salate in arrivo. Lo ha reso noto l’assessore al Decoro urbano, all’ambiente e alla sicurezza Giuseppe Cognigni. «I vivaisti e i giardinieri che, di recente, hanno lavorato sul verde in piazza XX settembre si sono lamentati con me di questa situazione. Le aiuole dei giardini, purtroppo, sono diventata un’area di sgambamento per cani – ha detto l’assessore Giuseppe Cognigni – Stiamo parlando di giardini storici, all’italiana, giardini degli anni Trenta, quelli appunto di piazza XX settembre, che vengono usati letteralmente come “pisciatoio” per cani. La sopportazione ha un limite. I cani, per colpa ovviamente del comportamento irrispettoso dei loro padroni, lasciano i loro escrementi, calpestano il prato e le aiuole, nonostante i cartelli di divieto parlino chiaro. Basterebbe leggere i cartelli».

Poi aggiunge: «E, invece, civitanovesi e non continuano a portare lì i propri cani, che con i loro escrementi fanno addirittura seccare l’erba – ha continuato l’assessore Giuseppe Cognigni –. Serve rispetto per quella che è un’area storica della nostra città e rispetto anche per chi vi lavora, cercando di abbellire. Abbiamo deciso di organizzare un servizio in borghese da parte degli agenti della polizia municipale per stanare i padroni dei cani che si comportano in maniera incivile, lasciando i loro animali a spasso in un’area in cui, tra l’altro, è vietato». Sulla questione, qualche tempo fa, erano intervenuti anche i commercianti del centro, che si erano lamentati per le condizioni in cui versavano i marciapiedi per colpa dei padroni dei cani che non raccoglievano i bisogni dei loro amici a quattro zampe.

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