Macerata

Civitanova, nuova vita per la tela del Bacco Ebbro: restaurata e presentata al pubblico

I restauratori hanno attrezzato, in una stanza del museo, il laboratorio realizzando in corso d’opera anche delle performance per il pubblico

La presentazione dell'opera restaurata Bacco ebbro

CIVITANOVA – Restaurata la tela del Bacco Ebbro, conservata alla Pinacoteca Civica di Civitanova Alta. Il restauro del prezioso manufatto, conservato alla Pinacoteca civica Marco Moretti, è stato sponsorizzato da Atac Civitanova spa e portato avanti sotto l’egida della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche. I restauratori Silvia Conte e Kevin Angelani, per permettere un costante monitoraggio del lavoro da parte del direttore della Pinacoteca civica, e la dottoressa Enrica Bruni, hanno attrezzato, in una stanza del museo, il laboratorio realizzando in corso d’opera anche delle performance per il pubblico. 

«Nel 2010 lo storico dell’arte Maurizio Marini, uno dei massimi esperti del Seicento, mi venne a trovare in Pinacoteca, vide il “Bacco ebbro” e mi consigliò di restaurarlo – ha spiegato la direttrice Bruni -. Oggi questa tela di autore ignoto, attratto dal filone caravaggesco-carraccesco, in voga nel ‘600, grazie ad Atac Civitanova e al presidente Massimo Belvederesi, torna a fare bella mostra di sé nel museo cittadino proponendoci una iconografia che ha delle peculiarità molto interessanti».

Che prosegue: «Approfondiremo la lettura dell’opera il 3 marzo in occasione di “Domenica al Museo” e poi durante le aperture straordinarie della Pinacoteca previste per il periodo pasquale». Il dipinto è stato presentato alla cittadinanzadi recente, in occasione del Concerto Unitre di Civitanova Classica Piano Festival. Alla presentazione hanno partecipato il vice sindaco Claudio Morresil la presidente dell’Azienda Teatri Maria Luce Centioni, con i consiglieri del Cda Agnese Biritognolo e Armando Lazzarini, la direttrice dei Teatri Paola Recchi, il presidente Atac Massimo Belvederesi, Pierluigi Moriconi, ispettore Soprintendenza Marche e i restauratori Silvia Conte e Kevin Angelani, il maestro Lorenzo Di Bella. «Il restauro di questo dipinto, patrimonio della città che si è concretizzato grazie all’Azienda Atac e all’impegno della dottoressa Bruni – ha detto il vice sindaco Morresi – fa parte di un più ampio progetto che l’amministrazione ha voluto mettere in essere per qualificare e accrescere l’offerta artistica e formativa, che anche turisticamente ci ha dato un ragguardevole riscontro».

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