Macerata

Civitanova in lutto: è morta Giorgia Belforte, «la mamma dell’ambientalismo civitanovese»

La donna si è spenta all'età di 88 anni. Per tanti anni è stata a capo del circolo cittadino di Legambiente. Tanti i ricordi di quanti l'hanno conosciuta

Giorgia Belforte (foto Anpi)

CIVITANOVA MARCHE- Addio a Giorgia Belforte, la «mamma dell’ecologismo civitanovese». La donna si è spenta nella nottata, all’età di 88 anni, lasciando di stucco un’intera comunità. Per tanti anni è stata a capo del circolo cittadino di Legambiente, ferma nel portare avanti tante battaglie, sempre in prima linea nel prendersi cura delle persone, dell’ambiente e degli animali.

«Civitanova perde un’ambientalista non dell’ultima ora – le parole dell’ex Assessore all’ambiente di Civitanova Cristiana Cecchetti – , una donna che si batteva per l’ambiente da più di 40 anni. È sempre stata vicina agli ultimi, oltre che una grande amante degli animali, curando le colonie feline fino a pochi mesi fa. La dignità delle persone e degli animali sono state sempre le sue stelle polari: lasciamo una voce importante per la città e Civitanova, che dovrà senz’altro renderle omaggio per ciò che ha fatto».

La salma verrà trasferita alla Casa funeraria ‘Terra e cielo’ di via Cecchetti e alle 15 di domani si procederà alla cremazione.

Questo il ricordo invece dell’Anpi di Civitanova. «Giorgia è stata una grande donna che amava la vita e la viveva con impegno e entusiasmo. Giorgia era una pacifista. Impegnata fin da ragazzina vivace  nella sua Matelica, vicina al movimento partigiano di cui spesso ci raccontava. Giorgia può essere benissimo definita la mamma dell’ecologismo civitanovese. Impegnata con Legambiente ha vissuto l’ecologia con estremo e serio rigore e senza dogmatismi. Giorgia si è battuta e impegnata sempre in un rapporto diretto con i ragazzi delle scuole dove ha portato l’amore per l’ambiente. La difesa del territorio è stata una delle sue battaglie più significative contro la cementificazione. Giorgia amava gli animali ed era una militante dell’Anpi sempre presente, non solo fisicamente, ma anche con i suoi consigli nell’attività della sezione. Per molti di noi è stata un esempio. Gli ambientalisti, gli antifascisti ma tutti gli uomini di buona volontà, anche a prescindere dalle diversità di opinione e cultura, perdono  una grande donna. Nel ricordarla l’Anpi esprime le più profonde condoglianze alla figlia Roberta e a tutti i suoi parenti».

In mattinata è arrivata anche la nota congiunta di Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche e Marco Cervellini del ‘Circolo Legambiente Sibilla Aleramo’. «Stanotte ci ha lasciati Giorgia Belforte, figura storica di Legambiente che per oltre 30 anni a Civitanova Marche ha guidato ed accompagnato l’associazione, promuovendo i temi ambientali nel territorio. Giorgia ha sempre affrontato la vita coraggiosamente, a due anni e mezzo veniva avvolta da un telo di stoffa dalla zia, ostetrica, e già l’accompagnava nell’assistenza delle partorienti. Anche lei ostetrica, non appena andata in pensione nel 1992, è divenuta prima responsabile del Circolo Legambiente ‘Sibilla Aleramo’ di Civitanova Marche poi presidente fino ad oggi. Trent’anni di volontariato a servizio della comunità,  volontariato ambientalista dove ha sempre combattuto coerentemente per la difesa del pilastro alla base dell’ecologismo: la conservazione della natura. Due gli ecosistemi per cui ha sempre combattuto al fine di conservare la loro esistenza, la foce del Fiume Chienti e l’Area dunale Socio-Floristica ‘Tre Case’ che oggi non potrà che chiamarsi, a mio avviso, ‘Giorgia Belforte’. Giorgia ha inoltre, nella sua incessante attività, anticipato da subito una delle componenti della sostenibilità, la possibilità che la conoscenza dell’ambiente sia alla base dell’eredità da lasciare alle future generazioni e per questo ha sempre lavorato con tutti gli studenti di ogni ordine e grado delle scuole. Scrittrice e poetessa con le sue parole ha sempre saputo coniugare con spontaneità la fermezza delle proprie idee con il calore e  l’umanità che l’ha sempre contraddistinta. Infine ricordiamo il grande insegnamento che abbiamo ricevuto da lei, la capacità di saper dire no davanti a mediazioni che inficiano la coerenza di una determinata scelta di gestione ambientale favorendo posizioni finalizzate alla conservazione della natura soprattutto nel contesto urbano».

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