Macerata

Prestiti a interessi usurari ed estorsione, quattro imputati condannati. Assolti in cinque

Nove le persone finite sul banco degli imputati. I fatti contestati sarebbero avvenuti più di 10 anni fa, tra il 2007 e il 2010, a Civitanova

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Prestiti a interessi usurari ed estorsione, quattro persone condannate, assolti cinque coimputati. Lo hanno stabilito i giudici del collegio del Tribunale di Macerata che ieri hanno emesso la sentenza nei confronti di nove imputati. Le contestazioni mosse a vario titolo andavano dall’usura al favoreggiamento, dall’estorsione allo spaccio di cocaina, per fatti che sarebbero avvenuti ben oltre dieci anni fa, in particolare a Civitanova.

Sul banco degli imputati c’erano padre e figlio di 68 e 41 anni, l’allora compagna del padre, una 58enne e un altro civitanovese di 51 anni, un fermano di 58 anni, un 58enne di Melito (NA), un 43enne di Sirolo, un 60enne di Pescara e un 62enne di Napoli. Gli episodi sarebbero avvenuti tra il 2007 e il 2010. A padre e figlio e all’allora compagna del 68enne venivano contestati vari episodi di usura, nello specifico, per l’accusa avrebbero concesso prestiti facendosi dare o promettere interessi usurari pari a un tasso su base annua del 120%. Ulteriori episodi di usura venivano contestati anche ad altri coimputati, mentre al napoletano e all’uomo originario di Melito la procura contestava un episodio di estorsione: attraverso minacce avrebbero riscosso un assegno in modo da ottenere 4.000 euro oltre a circa 80 paia di scarpe del valore complessivo di mille euro da due imprenditori del settore calzaturiero.

L’avvocato Simone Santoro

Lo scorso 19 ottobre il pubblico ministero Enrico Barbieri concluse la requisitoria con sei richieste di condanna che andavano da 8 anni e 9 mesi e 8 anni e 4 mesi per padre e figlio, a 4 anni per i due imputati accusati di estorsione. Ieri la sentenza: per il 68enne di Civitanova 3 anni e 6 mesi per alcuni capi, assoluzione per gli altri, 1 anno e 4 mesi per il figlio per un solo capo d’imputazione, 3 anni e 4 mesi per i due imputati accusati di estorsione, gli altri cinque tutti assolti. Erano difesi, tra gli altri, dagli avvocati Vanni Vecchioli e Simone Santoro, quest’ultimo – che difende il 41enne civitanovese – nel corso dell’arringa ha evidenziato come durante il dibattimento molte delle accuse che erano state contestate al suo assistito non sono state confermate dalle persone sentite.

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