Macerata

Aggressione a Civitanova: il racconto del macchinista. Arrestato un 42enne

«Inizialmente mi sono difeso riuscendo a buttarne giù due» ha riferito il settempedano all'assessore alla sicurezza Giuseppe Cognigni

polizia

CIVITANOVA MARCHE – Quattro gli uomini che hanno aggredito a Civitanova il macchinista 44enne di San Severino Marche, Stefano S., che per ora preferisce non rilasciare direttamente delle dichiarazioni. Ha affidato però il racconto di questa notte all’assessore alla sicurezza di Civitanova Marche Giuseppe Cognigni, con il quale è in contatto telefonico dopo quanto accaduto.

Come mostrato dalle immagini di videosorveglianza della città costiera, i quattro magrebini sono arrivati alla stazione da via Duca degli Abruzzi. «Non appena ho visto che uno di loro stava fumando nella sala d’attesa, ho chiesto subito di spegnere la sigaretta ma così non è stato – spiega il macchinista –. Sono stato raggiunto da un pugno e mi sono subito difeso (Stefano è uno sportivo, ndr.). All’improvviso, sono arrivate altre tre persone e io ho continuato a contrastare gli attacchi, riuscendo, in un primo momento, a buttare giù due degli aggressori prima dell’arrivo della polizia. Uno di loro, nel frattempo, mi ha rubato lo zaino ed è fuggito».
Poi però la superiorità numerica ha prevalso e il macchinista è stato aggredito dai tre con calci e pugni (come mostrano le telecamere interne alla stazione di Civitanova).

«La cosa che mi ha fatto più male è stato vedere due persone passare in quel momento davanti alla stazione che, nell’indifferenza, hanno fatto finta di nulla e se ne sono andate invece di prestare soccorso» ha riferito all’assessore Cognigni il macchinista, che ha lasciato l’ospedale con sette giorni di prognosi.

L’immediato intervento degli uomini della polizia del commissariato di Civitanova, avvertiti dalla stessa vittima, ha permesso di rintracciare e arrestare nelle vie limitrofe al luogo dell’aggressione il cittadino magrebino che aveva rubato al macchinista settempedano lo zaino con il portafoglio che conteneva 350 euro. Luomo, un 42enne residente in provincia di Fermo, pluripregiudicato per furto, rapina, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, minacce e lesioni, è stato trasferito presso il carcere fermano a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sono ancora in corso le indagini dei poliziotti, guidati dal commissario capo Lorenzo Sabatucci, volte a identificare gli altri tre aggressori.

«Stefano, che è uno sportivo, è riuscito bene o male a difendersi ma se al suo posto ci fosse stato un anziano o addirittura una ragazza le cose sarebbero andate diversamente – commenta Cognigni, che nei prossimi giorni andrà a trovare il macchinista -. Qui a Civitanova si verificano situazioni spiacevoli come questa ed è preoccupante che a Macerata invece, l’amministrazione comunale, decida di riaprire lo Sprar (notizia di oggi la proroga al progetto di accoglienza nel comune capoluogo, ndr.). Cerchiamo di controllare il territorio il più possibile ma è difficile gestire determinate situazioni se non c’è la collaborazione di tutti».

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