Macerata

Civitanova, la maggioranza si sfalda sul Paolo Ricci

Fratelli d'Italia esce dall'aula, rimane però il numero legale. Eletti i componenti, il partito delle Meloni rimane senza alcun rappresentante

Il consiglio comunale di Civitanova.

CIVITANOVA MARCHE- Caos in consiglio comunale, ieri sera 30 settembre, quando si è registrata la spaccatura in maggioranza per la nomina del Cda dell’Asp Paolo Ricci. Era il primo punto all’ordine del giorno, quello più controverso perché bisognava trovare l’intesa sui nomi: lo scorso 5 settembre l’assise aveva chiesto il rinvio della decisione, proprio perché non c’era ancora l’accordo. Alla fine, il Cda è stato eletto dallo stesso Consiglio comunale ma senza il via libera di tutte le componenti del centrodestra.

Il voto

All’appello iniziale risultavano assenti quattro consiglieri – Crocetti, Nori e Croia  per la maggioranza, Mancini per la minoranza: il numero legale c’era. Tuttavia il consigliere Niccolò Renzi (FI) chiede un secondo rinvio, «per la mancanza di unità d’intenti» la spiegazione. Ai voti, la proposta viene votata soltanto da sette consiglieri, gli altri optano per il no (a parte l’astenuto Mercuri). Risultato: 13 contro 7. Si può votare ma è a questo punto che Pantella annuncia l’uscita dall’aula di FdI. Teme di rimanere senza nulla in mano, il partito della Meloni. E infatti così accade: ai voti risultano eletti Paolo Piccinelli (Vince Civitanova), Alfredo Perugini (Civitanova unica), Andrea Venanzoni (Lega) e Monica Rendina (Forza Italia). Per la  minoranza eletto Pier Paolo Rossi (Civitanova cambia). In questo modo, FdI dovrà dire addio alla presidenza del Paolo Ricci, attualmente rappresentata da Agostino Basile. Secondo il regolamento, il presidente deve essere eletto tra i vari consiglieri che compongono il Cda. Anche nell’opposizione si registra una piccola spaccatura, con Mirella Paglialunga che decide di non votare Pier Paolo Rossi.  

Ma non è tutto; una volta conclusa la votazione del primo punto, l’assise non è più in grado di garantire il numero legale poiché i fuoriusciti non tornano mentre l’opposizione decide a sua volta di assentarsi. Sono così rimandati al prossimo consiglio le scelte sul bilancio consolidato del 2021, bilancio dell’Azienda Teatri (2021) e sul ponte ciclopedonale sul fiume Chienti.

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