Macerata

Civitanova, lancia un martello contro un carabiniere durante la fuga: moldavo condannato

Quattro anni e due mesi è la pena inflitta all'imputato, un 33enne irreperibile, per rapina e resistenza. Il fatto era successo ad aprile del 2020 in pieno lockdown

CIVITANOVA – Prima aveva tentato di compiere un furto allo stabilimento balneare G7, senza riuscirci e perdendo lì il proprio cellulare, poi aveva rubato da un’auto parcheggiata lo stereo e una cassa d’acqua, ma all’arrivo dei carabinieri aveva tentato di fuggire tirando prima lo stereo contro un militare e poi lanciandogli un martello. È stato condannato a quattro anni e due mesi per rapina e resistenza a pubblico ufficiale un moldavo di 33 anni, attualmente irreperibile. Caduta l’accusa di tentato furto allo chalet per mancanza di querela. I fatti contestati erano avvenuti tra il 7 e l’8 aprile del 2020, in pieno lockdown.

In base a quanto ricostruito dal pubblico ministero Rosanna Buccini, il moldavo avrebbe agito insieme ad un complice rimasto ignoto. Per quanto riguarda la rapina, era avvenuta in via Principe di Piemonte dove l’imputato aveva rubato da una Renault Clio parcheggiata lungo la strada lo stereo e una cassa d’acqua. L’auto era rimasta aperta a causa di un guasto alla chiusura centralizzata e lui ne avrebbe approfittato per fare razzia. Ma qualcuno vedendo quelle due persone sospette aggirarsi tra le auto aveva avvisato i carabinieri e una pattuglia aveva subito raggiunto il posto indicato. Mentre il complice aveva buttato a terra il fardello d’acqua ed era riuscito a scappare, il moldavo aveva tentato anche lui la fuga lanciando sia lo stereo sia un martello contro il militare.

Oggi la discussione e la sentenza: quattro anni e due mesi per rapina e resistenza. L’imputato era difeso dall’avvocato Silvia Vigoni.

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