Macerata

Civitanova, inquinamento del Basso Bacino del Chienti. Il comitato: «Pronti a fare un esposto»

La portavoce del comitato Giuliana Venturini ha commentato l'incontro sul tema che si è svolto venerdì scorso

Un momento dell'incontro organizzato dal comitato

CIVITANOVA – Il tema dell’inquinamento del Basso Bacino del Chienti al centro di un incontro promosso dal comitato Civitanova Unita, che si dice pronto a fare un esposto in Procura. L’incontro si è svolto venerdì scorso.

«Il nostro incontro – ha spiegato la portavoce del Comitato, Giuliana Venturini – poneva, sin dal titolo, un interrogativo ben preciso: le amministrazioni rispondono? Tale interrogativo ha ricevuto una chiara risposta ed è stata un sonoro no. L’inquinamento del Basso Bacino del fiume Chienti è una faccenda terribilmente seria, come lo Studio Sentieri 6, recentemente pubblicato, dimostra. Nondimeno, l’unico amministratore presente è stato l’ex presidente della provincia di Macerata, Giulio Silenzi, e nessun rappresentante né dell’Arpam né dei servizi tecnici della regione Marche né di altre istituzioni si è degnato di presenziare, nonostante le conferme ricevute. Il sindaco di Civitanova, oltre a non aver partecipato, da sei anni ritiene di non agire, mentre il problema riguarda cinque Comuni e, al momento, a Civitanova sono censiti 339 siti inquinati (praticamente, in questo Comune, quando si scava, viene fuori qualcosa di inquinato). Occorre precisare, peraltro, che nei documenti ufficiali dei Comuni coinvolti e della Regione si afferma che le procedure di bonifica sono attualmente in corso ma, al limite, soltanto per la foce del fiume Chienti, e non ci risulta che lo siano per l’intero Basso Bacino del Chienti». 

«Data la situazione, da un lato, stiamo valutando di inviare un esposto alle Procure della Repubblica di Macerata e Fermo. Dall’altro lato, a livello locale, chiediamo la veloce convocazione di una serie di Consigli Comunali aperti, almeno uno per Comune coinvolto, con la presenza di tutte le istituzioni necessarie a relazionare su una situazione tanto grave e sulle soluzioni della medesima. In ogni caso, questo incontro è stato solamente il primo di una serie di passi, fra cui altri incontri pubblici in cui inviteremo nuovamente le autorità, nella direzione della soluzione di questo grave problema.  Vogliamo risposte, vogliamo la bonifica e le vogliamo in fretta» ha concluso la portavoce del Comitato, Giuliana Venturini.

© riproduzione riservata