Macerata

Civitanova, identificati e puniti con il daspo urbano i tre uomini coinvolti nella rissa ripresa con il cellulare

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Macerata e del Commissariato di Polizia di Civitanova hanno identificato e denunciato a piede libero due calabresi e un civitanovese

La rissa nel locale a Civitanova

CIVITANOVA MARCHE- Sono due calabresi e un civitanovese le tre persone coinvolte nella rissa accaduta intorno alla mezzanotte di venerdì, di fronte ad un locale in corso Umberto I: per loro è scattata la misura del daspo urbano. L’episodio aveva destato molto scalpore, con la scena che si era consumata a poche ore dall’uccisione dell’ambulante nigeriano Alika Ogochukwu e le immagini che avevano fatto il giro del web. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Macerata e del Commissariato di Polizia di Civitanova hanno identificato e denunciato a piede libero i tre italiani: si tratta di due operai di origini calabresi, dipendenti di un’azienda del maceratese e di un marinaio conosciuto in città. Sia il civitanovese che uno dei due calabresi hanno precedenti penali.

I fatti

La dinamica dei fatti è stata ricostruita attraverso l’attività investigativa e il filmato ha aiutato ad identificare i protagonisti della zuffa. Preziose sono state anche le testimonianze raccolte dalle persone informati sui fatti. La rissa è stata caratterizzata da due fasi: nella prima, è iniziato il corpo a corpo tra il marinaio civitanovese e uno degli operai calabresi, che si sono affrontati a mani nude, nella seconda si è aggiunto l’altro calabrese, rendendosi autore di calci e schiaffi agli indirizzi del rivale civitanovese. Alla fine, i tre si sono allontanati dal luogo del fattaccio in direzioni opposte: i calabresi a piedi e verso nord, il marinaio in auto avrebbe raggiunto via Cecchetti. È ancora da chiarire il movente che ha scatenato il violento alterco, anche se non è da accantonare l’ipotesi dei futili motivi.

La misura

Ai tre indagati è stata applicata la misura del daspo urbano con il divieto di accedere a tutti i bar e i locali che somministrano alcolici lungo Corso Umberto I e in piazza don Minzoni, per la durata di un anno.

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