Macerata

Civitanova, guerra e aumenti non fermano la voglia di viaggiare. «Scandinavia e Giordania le più gettonate»

La guerra e gli aumenti pesano sui costi, ma è tanta la voglia di viaggiare dopo il periodo del Covid e le restrizioni

Francesca Cerolini dell'agenzia di viaggio Travel Lust

CIVITANOVA – Voglia di viaggiare, nonostante tutto. Con un occhio magari più attento al portafoglio, ma molti civitanovesi non rinunceranno a concedersi un viaggio. Di occasioni, del resto, ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, sia per chi sceglie il caldo sia per chi decide di trascorrere il Natale e, in generale, il periodo delle festività nei paesi freddi che da qualche tempo, nonostante i costi piuttosto elevati, attirano sempre di più. L’inflazione e la guerra in Ucraina sono due scogli non da poco, e anche il caldo che si è trascinato fino a pochi giorni fa ha influito sulle scelte dei consumatori. Ma il fatto di essere stati chiusi in casa, tra emergenza Covid e restrizioni, ha fatto sì che in tanti abbiano preferito risparmiare su altro e spendere parte dei risparmi in viaggi. È questo il quadro delineato dagli addetti ai lavori.

«Siamo fiduciosi di fare una buona stagione – ha detto Enzo Pagliarini, titolare della nota agenzia di viaggi – Per il discorso mercatini di Natale e Capodanno diverse partenze sono già confermate. Le prenotazioni per il Capodanno, quest’anno, sono più in ritardo rispetto agli anni passati. Finché è stato caldo, le persone non hanno pensato al Capodanno. Ora abbiamo cominciato a prendere le prenotazioni soltanto da qualche giorno. Dopo la pandemia, che speriamo esserci lasciati alle spalle, il peggio sembra essere passato. Anche se il protrarsi della guerra e tutto quello che ne deriva non è certamente positivo per il settore. Ovviamente, si fanno sempre i conti in tasca, ma è più la voglia di evadere e di viaggiare. Si fa più attenzione a quelle che sono le spese. Ma ricordo che veniamo da due anni nei quali non è stato possibile viaggiare. E chi è abituato a fare un viaggio o più all’anno – chi, ovviamente, può permetterselo – ha risparmiato quei soldi e ora li usa per muoversi. C’è richiesta e c’è movimento – ha continuato Enzo Pagliarini -, nonostante la guerra e il caro bollette. C’è richiesta sia per le mete al caldo, che non sono per tutte le tasche: e allora c’è chi si accontenta del Mar Rosso, ad esempio, a prezzi inferiori. Per quanto riguarda le mete “fredde”, ora vanno molto di moda i paesi della Scandinavia, per viaggi esperienziali. L’anno scorso, di questi tempi, c’erano ancora tante restrizioni».

«Inizialmente qualcuno si preoccupava per la guerra – ha detto Francesca Cerolini, titolare dell’agenzia Travel Lust – ora nemmeno più. La gente ha voglia di viaggiare, tra le mete più gettonate Dubai e la Giordania, che è veramente presa d’assalto. Gli aumenti ci sono stati e nel contesto di un viaggio si fanno sentire e pesano: si pensi al carburante, alle utenze… Ma chi è abituata a viaggiare non rinuncia a farlo. Magari si trattiene una notte in meno, ma viaggia comunque. In tanti dicono “sono due anni che non viaggio, che sto nei dintorni”. Anche il periodo del Covid ha influito tanto».

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