Macerata

Civitanova, giorno della Memoria: oggi le celebrazioni tra il ghetto ebraico e il teatro Rossini

Le commemorazioni dedicate al ricordo della Shoah sono iniziate questa mattina nel Ghetto ebraico di Civitanova alta e sono proseguite al teatro Rossini dove sono state consegnate le Medaglie d’Onore

La proiezione di un filmato in occasione della Giornata della Memoria

CIVITANOVA MARCHE- «Ricordiamo uno dei momenti più tragici della nostra storia. Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe russe liberarono il campo di concentramento di Auschwitz: davanti a loro si spalancarono le porte dell’inferno. Migliaia di donne e bambini furono uccisi. Il nostro pensiero è rivolto specialmente a loro, che da quella prigione non fecero ritorno a casa e a tutti i superstiti e testimoni che hanno trovato la forza di riaffacciarsi alla vita nonostante il dolore e le ferite mai rimarginate. Ma la memoria della Shoah non è un fatto che riguarda solo gli ebrei, che pure ne hanno pagato il prezzo più alto ma è un fatto universale, che riguarda tutta l’umanità. La memoria è la nostra speranza, verso un futuro migliore verso un mondo di  pace, di tolleranza e di rispetto tra i popoli».

Ha aperto così la seduta del consiglio comunale il presidente Fausto Troiani, in occasione della giornata della Memoria. Dunque, a ricordare le vittime dello sterminio nazista presenti le autorità civili e militari del territorio tra cui il il sindaco Fabrizio Ciarapica e il vice Claudio Morresi e l’assessore Barbara Capponi, Vincenzo Trombadore, il comandante della Guardia di Finanza di Civitanova Tiziano Padua, il dirigente del Commissariato Fabio Mazza, il prefetto Flavio Ferdani. Ma la giornata era dedicata soprattutto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie civitanovesi, partecipi in massa all’appuntamento.

Il teatro Rossini gremito dagli studenti delle scuole civitanovesi

È stato quest’ultimo a consegnare, sul palco del cineteatro Rossini, le Medaglie d’Onore ai familiari di due cittadini civitanovesi, Giuseppe Amaolo e Gioacchino Bracalente, insigniti delle medaglie riservate a cittadini italiani, militari e civili che sono stati deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale. All’appuntamento ha partecipato anche Carla Martella, figlia di Mario Martella (scomparso nel novembre del 2014 a Civitanova), insignito del titolo di ‘Giusto fra le Nazioni’, che salvò un’intera famiglia di origine ebraica dai nazisti. L’onorificenza gli fu conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, dedicata ai ‘non ebrei’ che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare la vita anche a un solo ebreo. L’imprenditore romano che decise di trascorrere i suoi ultimi anni a Civitanova seguendo la figlia, fu insignito, anche, della Medaglia d’Oro al Valor Civile nel 2008 e quella di Cavaliere del Lavoro nel 1988.

La mattinata si è aperta in città alta, con la deposizione della corona d’alloro sulla targa del Ghetto ebraico, in vicolo della Luna. Poi, ci si è trasferiti al Rossini, che per l’occasione è stato gremito dai giovani delle scuole primarie e secondarie civitanovesi. Al termine degli interventi, infatti, gli studenti hanno letto ricordi, poesie e lettere delle vittime dell’Olocausto.

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