Macerata

Civitanova, esercitazione della Protezione civile

Alla prova sono state gettate le basi per future collaborazioni tra i gruppi comunali di Civitanova e Potenza Picena

Protezione civile di Civitanova e Potenza Picena. Nella foto, i coordinatori Aurelio Del Medico (secondo da destra) e Carlo Carlini (terzo da sinistra).

CIVITANOVA MARCHE- Esercitazione della Protezione civile, stamani, in via Marinetti. I gruppi comunali di Civitanova e Potenza Picena, insieme, impegnati nel montaggio della tenda da campo, un’attrezzatura indispensabile in casi di emergenza: viene usata, ad esempio, a seguito di terremoti e alluvioni per ospitare gli sfollati.

La collaborazione

 Le operazioni sono iniziate intorno alla nove, per concludersi alle 11.30 circa. A lavoro, una decina di volontari dei due gruppi, tra cui i coordinatori Aurelio Del Medico, per il gruppo cittadino, e Carlo Carlini per i militi potentini. E’ la prima volta che le due realtà svolgono esercitazioni insieme e in maniera coordinata (eccezion fatta per i servizi e in occasione dei corsi di formazione). Tuttavia, all’incontro, sono state gettate le basi per «future collaborazioni», hanno spiegato Carlini e Del Medico. Lo scopo è quello di creare una squadra operativa, composta dai volontari di entrambi i gruppi, pronta ad «intervenire in ogni emergenza».

La Protezione civile di Civitanova e quella di Potenza Picena, infatti, nei giorni passati hanno contribuito a svariate operazioni come liberare l’acqua dagli scantinati attraverso l’utilizzo delle motopompe, rimuovere il fango e i detriti dalla case e dalla strade, in occasione del nubifragio che ha colpiti alcuni paesi dell’anconetano e del pesarese. Tutti questi servizi necessitano la presenza di un corpo di militi preparato, competente e formato: «Con quest’iniziativa – spiega Aurelio Del Medico – , creiamo un rapporto di fiducia e di impegno con il gruppo comunale di Potenza Picena, coordinato da Carlo Carlini. Ci prepariamo ad eventuali emergenze, in modo che, in caso di calamità, potremo mettere in campo un personale all’altezza della situazione».

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