Macerata

Civitanova, è bagarre in consiglio per l’antenna di via Caracciolo. L’opposizione abbandona l’aula

In aula erano presenti anche i componenti del Comitato, in attesa di risposte da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica

Lo striscione contro l'antenna di via Caracciolo a Civitanova

CIVITANOVA MARCHE- Consiglio comunale acceso, quello di ieri sera (lunedì 19 dicembre), con l’opposizione che ha abbandonato l’aula in polemica con la maggioranza sulla decisione di rinviare la discussione in merito all’antenna di via Caracciolo. Nella sala consiliare erano presenti anche i componenti del Comitato, in attesa di risposte da parte del sindaco Ciarapica. Risposte che tuttavia non sono arrivate, per l’assenza dello stesso primo cittadino e per il prolungamento, oltre il limite di un’ora, del tempo dedicato alle interrogazioni. Alla fine, nonostante le richieste della minoranza di discutere la questione, la maggioranza ha deciso di far proseguire la seduta senza parlare dell’antenna. Duro l’attacco di Silvia Squadroni al presidente del consiglio Fausto Troiani. «Alla Consigliera Bianchi – ha protestato – è stata tolta la parola per ben due volte, perché sforava i tempi. Ma l’interrogazione è andata avanti dalle 20.41 alle 21.23, ben oltre i tredici minuti previsti».

Approvata, tra gli ultimi punti, la variante urbanistica definitiva per Palazzo Ciccolini, che ospiterà 19 mini appartamenti di edilizia popolare.

In precedenza, c’era stata l’interrogazione della consigliera Mirella Paglialunga sulla questione degli asili nido. Prevista, infatti, la costruzione di tre nuovi istituti e la riqualificazione di due esistenti, attraverso le risorse del Pnrr. «Complimenti per questa importante somma introitata dall’ente locale, è una grande soddisfazione che a Civitanova si costruiscano nuovi asili nido – ha ammesso Paglialunga –  e mi complimento con gli uffici tecnici per il lavoro svolto. A Civitanova ce n’è un gran bisogno. Detto questo, vorrei vedere i progetti prima di approvarne le relative variazioni di bilancio. Ho chiesto accesso agli atti ma non mi è giunta ancora nessuna risposta».

L’ex dirigente scolastica critica anche sulla scelta delle location per i nuovi istituti e sulle cifre da impiegare: «Ci sono interi quartieri – ha proseguito – come Santa Maria Apparente, che continueranno a rimanerne privi e altri, tra cui il quartiere centro, che invece ne avranno addirittura due. Preciso poi che le somme riportate dal sindaco in una recente intervista non corrispondono né alla variazione di bilancio né a quanto leggo sul sito del Ministero della pubblica istruzione».

A risponderle, l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai che ha precisato i numeri dei vari plessi: «Per quanto riguarda le due strutture da riqualificare – ha dichiarato – , quindi il Grillo parlante in via Saragat e il Cavalluccio marino in via Regina Margherita non ci sarà soltanto una messa in sicurezza degli impianti ma anche un aumento della capienza. Nel primo caso si passerà da 25 bambini a 32 e nel secondo da 27 a 42. Per quanto concerne i plessi nuovi, invece, a San Marone verranno ospitati 60 bambini, nella zona Micheletti e a Civitanova alta 28 ciascuno». E sulla scelta dei luoghi: «È anacronistico parlare di quartieri, perché sappiamo che molti genitori, per esigenze lavorative, portano i figli in scuole lontane dalla propria abitazione. I numeri sbagliati? È per via del caro materiali, sono state impiegate risorse aggiuntive rispetto a quelle inizialmente preventivate».

E fissa i tempi degli interventi: «la consegna dei lavori è fissata per il 31 marzo del 2023, l’avvio il 30 giugno dello stesso anno e la fine il 31 dicembre 2025».

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