Macerata

Civitanova alta, l’addio commosso a Claudio Gaetani: «Perdiamo un talento inesauribile»

L'ultimo saluto al professore e attore civitanovese deceduto un mese fa a Londra è stato dato in piazza della Libertà, in città alta

L'addio a Claudio Gaetani

CIVITANOVA MARCHE- «Perdiamo una persona con grande capacità di ascolto, ma soprattutto che sapeva coinvolgere tutti. Tutte queste caratteristiche gli hanno consentito di diventare ciò che era: un grande letterato, un uomo di cultura, uno scrittore, un docente, un attore di teatro e di cinema. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, non solo tra i suoi cari ma anche nella nostra città, nella nostra comunità e vedere questa grande partecipazione è la testimonianza più grande di quanto bene abbia fatto. Ciao Claudio, riposa in pace». Queste le parole del primo cittadino Fabrizio Ciarapica, in occasione del funerale di Claudio Gaetani, il professore e attore civitanovese di quarantasei anni deceduto un mese fa a Londra, a causa di un malore.

L’addio a Claudio Gaetani

Gaetani viveva in città alta, sia lui che la sua famiglia erano molto conosciuti nel borgo e in tutta Civitanova. «Arte, cultura e amore! Civitanova alta non ti dimenticherà» recitano gli striscioni appesi a Porta Marina e sulla parete della basilica di San Francesco. E così è stato, infatti: una folla di circa trecento persone gli ha dato l’ultimo saluto, quest’oggi in piazza della Libertà. Tra loro, oltre al sindaco Ciarapica, presenti anche l’attore e amico Giorgio Felicetti, alunni e colleghi dell’istituto comprensivo ‘Raffaello Sanzio’ di Porto Potenza, dove Claudio Gaetani insegnava. Ancora, gli esponenti dell’Anpi cittadina, che hanno incoronato la sua salma con i drappelli. Gaetani era infatti presidente dell’associazione dei partigiani, raccoglieva l’eredità della madre Annita Pantanetti e del nonno Augusto che da partigiano aveva liberato la città di Macerata. 

A celebrare la funzione, il parroco don Francesco Miti: «La prima volta che l’ho conosciuto – ha detto il religioso nell’omelia – mi ha subito risposto con un sorriso. Certamente Claudio non sapeva che sarebbe morto così giovane, però non ha perso tempo perché ha avuto una marea di interessi, di ricerche, di cose da scoprire. E questo è importante perché significa che non ha scoperto il dono della vita».

Questi alcuni passaggi della testimonianza dell’amico e attore Giorgio Felicetti: «Oggi Claudio ci ha riuniti qui, nella sua piazza. Che minuto è quello che rimane senza Claudio? Claudio è sempre stato azione e fisicità, è stato un’interminabile centrifuga di ironia infantile, fine sarcasmo che potevano trasformare un pomeriggio insieme in un cartone animato o una continua citazione cinematografica. E ti chiamava sempre in mille modi diversi, era un talento inesauribile. Io ho avuto la gran fortuna di incontrare il suo talento proprio nel mentre aveva bisogno di sbocciare. Ho potuto fare cultura di quel giardino meraviglioso che erano la sua mente, il suo immaginario, la sua sensibilità. Capivo che mi trovavo di fronte a un essere speciale».

Hanno preso la parola anche i ragazzi della media Raffello Sanzio e un collega di Gaetani.  «Sei stato un calabrone, un drago, un fulmine, acqua e fuoco, sei stato insegnante e figlio, sei stato un capitano, sei stato politica e lotta, sei stato giustizia e insegnamento. Grazie amico caro», la dedica degli amici Alberto, Ludovica, Tommaso, Giulio, Pietro e Eleonora. Al termine della funzione, l’esibizione musicale della ‘Banda Rulli Frulli’, venuta direttamente da Finale Emilia (Mo) per rendere onore all’amico Gaetani. Infine la tumulazione nella tomba di famiglia, al cimitero della città alta.

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