Macerata

Ospedale di Cingoli intitolato al dottor Foltrani, vittima del Covid. Saltamartini: «Un martire»

«Per noi è un onore e siamo veramente commossi» ha detto la famiglia del professionista. «Ci rivolgeremo anche al Capo dello Stato per inserire il dottore tra le vittime del dovere» ha aggiunto il vicesindaco

Il comune di Cingoli

CINGOLI – Intitolare l’ospedale cittadino al dottor Francesco Foltrani, il medico di Cingoli di 67 anni morto lo scorso 19 marzo all’ospedale di Jesi dove si trovava ricoverato dopo aver contratto il Covid-19. È la decisione annunciata dal sindaco Michele Vittori prima della seduta del primo Consiglio comunale cittadino.

«Il dottor Foltrani ha continuato a prestare la sua opera professionale indefessamente nonostante nella nostra città ci fosse uno dei più grandi focolai della Regione, quello della casa di riposo, dove sono deceduto nove persone in seguito al virus – ha detto il vicesindaco di Cingoli Filippo Saltamartini -. Il dottor Foltrani è un “martire” e abbiamo deciso di intitolargli il nostro ospedale. Non solo perché ci rivolgeremo – con una petizione – al Capo dello Stato e al Ministro dell’Interno per inserire il dottor Foltrani tra le vittime del dovere in modo tale che questi gesti possano essere riconosciuti come esempi di virtù civica».

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Grande soddisfazione per la famiglia del dottor Foltrani. «Per noi è un onore e siamo veramente commossi» ha detto Chiara, la figlia del medico. Anche la Lega Marche è intervenuta per commentare la volontà dell’Amministrazione. «Cingoli intitolerà l’ospedale a Francesco Foltrani, medico di base e leghista caduto nella guerra al Covid-19 per la totale dedizione al suo lavoro fatto con grandissima competenza e umanità. Un grande gesto per un grande uomo che ha condiviso con la Lega di Macerata battaglie e ideali».

La città di Cingoli ha dovuto far fronte con un importante focolaio nella casa di riposo dove al momento sono rimaste solo cinque persone positive che saranno trasferite nei prossimi giorni nei reparti degli ospedali Covid. «Dopo aver sanificato tutta la struttura i pazienti negativi che si trovano in ospedale torneranno nella struttura» ha aggiunto il vicesindaco.

Il vicesindaco di Cingoli Filippo Saltamartini

Nella casa di riposo cingolana – dove la situazione al momento sembra essere tornata, quasi, alla normalità – oltre al dottor Luigi Ippoliti, che è sempre stato impegnato in prima linea per la cura degli anziani affetti da Covid, sono intervenuti anche i medici e gli infermieri della Marina Militare. Il procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio aveva subito aperto un’inchiesta sulla struttura. «Spero che l’indagine sia piuttosto approfondita e mi auguro che chiarisca eventuali responsabilità – ha detto il vicesindaco di Cingoli -. Ricordiamo che il 29 febbraio una ospite della struttura, in seguito deceduta, andò all’ospedale di Jesi dopo uno svenimento e cinque giorni dopo essere tornata nella struttura è stata dichiarata positiva al Covid. A chi spettavano le cure dei pazienti in una struttura che è diventata, subito, un reparto per acuti?».

«Quello che abbiamo vissuto è stato un momento molto triste per tutti noi ma l’Amministrazione non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla popolazione anche con la distribuzione delle 50mila mascherine agli abitanti» ha concluso Saltamartini.

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