Macerata

Cimitero di Ussita, definito il piano per la rimozione delle macerie. Castelli: «Memoria storica che va preservata»

Convocato dalla Regione il tavolo tecnico per la prima fase riguardante la messa in sicurezza e la gestione delle macerie provenienti dal sito devastato dal sisma del 2016

USSITA – Era uno dei luoghi simbolo di Ussita, il cimitero monumentale di Castelmurato, fino all’arrivo del terremoto che lo ha devastato, lasciando un’enorme ferita aperta ancora oggi. Ma ora la Regione ha avviato l’attività di recupero. «Una memoria storica, architettonica ma soprattutto umana che va preservata ad ogni costo», lo ha definito l’assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli, annunciando l’apertura nei giorni scorsi di un  importante incontro tecnico-operativo che ha sancito in maniera formale l’avvio delle attività di “Recupero e restauro del Cimitero monumentale di Castelmurato in Castelfantellino e consolidamento versante“.

Il tavolo tecnico si è tenuto nel Comune di Ussita su convocazione della Regione Marche, soggetto attuatore per la prima fase riguardante la messa in sicurezza e la gestione delle macerie provenienti dal sito. All’incontro hanno preso parte la dirigente dalla Regione Silvia Moroni , l’ingegnere Elisa Crispignoli in rappresentanza del sub commissario Gianluca Loffredo, l’architetto Rosella Bellesi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche), l’architetto Roberta Caprodossi (Comune di Ussita), i geometri Luciano Pescolloni e Carlo Leggi del Cosmari.

«Abbiamo raggiunto un importante risultato – continua l’assessore Castelli -. In qualità di soggetto attuatore provvederemo sin da subito a richiedere formalmente al commissario straordinario per la ricostruzione Legnini l’anticipo sul finanziamento previsto in ordinanza, al fine di poter procedere speditamente con le fasi successive di nostra competenza». Nell’incontro sono stati definiti alcuni punti imprescindibili, tra cui quello riguardante l’identificazione degli elementi di valore architettonico e culturale, classificati come A e B. A tal proposito sono state redatte 10 schede macerie MiC, in cui sono state indicate le modalità operative di smontaggio, recupero, trasporto e stoccaggio in attesa della ricostruzione del nuovo cimitero, fase questa che vedrà quale soggetto attuatore lo stesso Comune di Ussita.

Nel frattempo il Comune ha pubblicato un avviso con cui i familiari o i parenti che hanno salme tumulate al cimitero possono presentare, entro il 15 novembre, l’istanza di estumulazione/esumazione straordinaria per «concordare eventuali sistemazioni alternative e/o definitive delle salme e dei resti mortali dei propri cari defunti, come ad esempio il collocamento degli stessi in  ossari privati, in tombe di famiglia, all’interno di loculi in concessione, in urne cinerarie o il trasferimento in altro Comune – spiega il sindaco Silvia Bernardini -. Per le estumulazioni/esumazioni per le quali non vi saranno richieste da parte degli aventi titolo, in ragione dell’assoluta straordinarietà della situazione e della urgenza di procedere con i lavori, il Comune procederà d’ufficio». La domanda è disponibile sul sito del Comune.

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