Macerata

Cercano di prelevare in una banca di Civitanova con documenti falsi, due campani arrestati

Il direttore della filiale, sospettando una truffa, ha chiamato i carabinieri. Oggi i due, entrambi 41enni del Casertano, dinanzi al giudice si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

CIVITANOVA – Erano entrati nella filiale dell’Unicredit di via Carducci a Civitanova chiedendo di fare un prelievo urgente di mille euro e presentando una carta di identità falsa. Il cassiere ha mangiato la foglia e ha avvertito il direttore che ha chiamato i carabinieri. Sono finiti in manette due campani 41enni, uno di San Marcellino in provincia di Caserta e uno (42anni da compiere) di Villa Briano, sempre nel Casertano, per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Entrambi sono stati denunciati a piede libero in concorso per tentata truffa e sostituzione di persona.

Il tenente Alfredo Russo

È successo ieri mattina, mancavano dieci minuti alle 11 quando il direttore della filiale ha chiamato il 112 segnalando un tentativo di truffa: in banca c’erano due persone che stavano tentando di convincere il funzionario alle casse di avere urgente necessità di prelevare la somma in contanti di mille euro da un conto corrente intestato ad uno di loro presso un’altra filiale campana, esibendo anche la carta di identità elettronica. Il documento riportava la foto di uno di loro ma i dati di un tale Del Prete, un nome che circolava tra i dipendenti della banca perché sarebbe stato utilizzato pochi giorni prima in un istituto di credito di San Benedetto. Nel giro di pochi minuti sul posto è intervenuta una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile guidata dal tenente Alfredo Russo. I carabinieri si sono avvicinati ai due e hanno chiesto loro di esibire i propri documenti ed entrambi hanno mostrato le carte di identità elettroniche, una con i dati di Del Prete e l’altra con le generalità di un tale Onorato.

Mentre i militari controllavano i documenti farlocchi (ma praticamente identici a quelli veri, ndr) i casertani avrebbero iniziato ad avere un atteggiamento che tradiva nervosismo, così i militari hanno chiesto se veramente fossero loro le persone indicate nei documenti e a quel punto i due hanno mostrato le vere carte di identità. Sono quindi stati perquisiti e addosso avevano altri documenti falsi: le tessere sanitarie con i codici fiscali relativi alle carte di identità farlocche. Portati in caserma, dagli accertamenti eseguiti, è emerso che entrambi avevano dei precedenti, sono stati quindi arrestati in flagranza di reato e posti, su disposizione del pm di turno Stefania Ciccioli, nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa del rito direttissimo fissato per l’indomani.

Nella tarda mattinata di oggi sono stati condotti in Tribunale a Macerata dinanzi al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. I legali dei due, gli avvocati Mariangela Ascenzi e Barbara Asuni, quest’ultima sostituita dal collega Marco Vannini, hanno chiesto la non convalida dell’arresto ritenendo che si trattasse di un falso grossolano (per cui non è previsto l’arresto), ma a quel punto il pubblico ministero ha chiesto che venissero mostrati in aula i documenti di identità e, dopo averli visionati, il giudice ha convalidato gli arresti. Nel frattempo dagli accertamenti eseguiti è emerso che uno dei due arrestati era percettore del reddito di cittadinanza e il pm ha chiesto l’immediata sospensione del sussidio. Entrambi i casertani si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. In merito alla misura da applicare, visti i precedenti per delitti contro il patrimonio, il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto l’applicazione dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. L’udienza è stata rinviata al prossimo 7 luglio per la prosecuzione della direttissima.

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