Macerata

Cent’anni dalla marcia su Roma, l’Anpi celebra i partigiani civitanovesi

Al cimitero di San Marone, un momento di ricordo degli otto partigiani civitanovesi morti durante il periodo di liberazione

La delegazione dell'Anpi in visita al sacrario dei partigiani civitanovesi.

CIVITANOVA MARCHE- Cent’anni dalla marcia su Roma, l’Anpi deposita i fiori sul sacrario dei morti civitanovesi per la resistenza.

Nel tardo pomeriggio di ieri, una delegazione dell’Anpi cittadina composta da Amedeo Regini, Mariagrazia Pierluca, l’ex assessore al commercio Francesco Peroni e Paola Petrelli si è radunata nel cimitero di San Marone per ricordare gli otto partigiani originari di Civitanova deceduti durante la Liberazione. L’Anpi si è recata nell’ala del campo santo dove è situato il sacrario con i nomi di Secondo Guidarelli, Attilio Lelli, Giacomo Leti, Orlando Marchetti, Silvano Mecozzi, Angelo Mengoni, Roberto Paci e Italo Tamburri.

«Oggi qualcuno è a Predappio, dal Duce – ha detto Regini – . Noi invece siamo qui per ricordare chi ha combattuto per la democrazia e la libertà. Questi partigiani – ha proseguito – sono tutti civitanovesi, due sono morti fucilati mentre uno di loro è stato impiccato sui monti dell’ascolano. Ricordiamo Tamburri, originario di Petriolo e fondatore del Pci Marche che a Pola fu fermato, catturato e fucilato sul posto. La sua casa venne data alla fiamme».

Il sacrario dei partigiani civitanovesi, nel cimitero di San Marone.

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