Macerata

Capodanno cinese a Macerata: Unimc e Istituto Confucio aprono l’anno del drago

Dalle 15.30 un corteo di draghi e leoni danzanti sfilerà per il centro storico partendo da piazza Annessione

Da sinistra: Daniele Montenovo, John Mccourt, giorgio Trentin

MACERATA – Sabato 10 febbraio torna il capodanno cinese, organizzato dall’Istituto Confucio con Unimc, che vedrà dalle 15.30 un corteo di draghi e leoni danzanti sfilare per il centro storico partendo da piazza Annessione. Questo sarà l’anno del drago di legno, il quinto animale nel nel ciclo di dodici anni dello zodiaco cinese. L’evento del capodanno cinese rinsalda il legame tra ateneo e territorio nel segno del rapporto culturale con la Cina. Per l’evento sono stati coinvolte, oltre agli studenti dell’istituto Confucio, associazioni e istituzioni come l’Accademia arti marziali Giuseppe Giosuè, l’Accademia di lingua cinese delle Marche, Visionaria, scuola circense anconetana, Macerata no go per gli scacchi cinesi e Itaci per le tipiche degustazioni gastronomiche, oltre al sostegno del Comune.

«Come è stato scritto su the Economist – ha detto il rettore Unimc John Mccourt citando il settimanale britannico – “Macerata è un angolo d’Italia che è da sempre Cina”. Il rapporto di Macerata con la Cina inizia con Matteo Ricci, è quindi secolare. L’istituto Confucio è un modello, un motivo di orgoglio per tutto l’ateneo. L’università vive il capodanno cinese con intensità e divertimento, tra spettacoli e performance. Ad Unimc ci sono corsi di lingua cinese a mediazione e lingue, sia nelle triennali che nelle magistrali. Chi vuole studiare cinese, nel centro Italia, venga a Macerata».

Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio, ha spiegato lo svolgimento della festa e parlato della mission dell’istituto Confucio: «Il corteo raggiungerà piazza Mazzini, dove sarà costruita una piccola città cinese. L’Istituto Confucio è un’eccellenza, un modello, vantato in Italia dalla Sapienza e da pochi altri atenei in Europa. Cerchiamo di mantenere altro il livello di ricerca a proposito di cultura cinese, portando, con un articolato sistema di borse di studio, studenti italiani in Cina».

Daniele Montenovo, direttore artistico della manifestazione, ha specificato: «Vogliamo questo sia uno spettacolo partecipato. Tra giochi, grafie cinesi, esibizioni e danze, proporremo la cerimonia del tè, cercheremo di rispettare le danze tradizionali. In piazza Mazzini sarà allestita una vera e propria cittadella che consentirà lo svolgimento della festa con qualunque condizione atmosferica».

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