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Macerata

Claudio Baldi Brevetti
TASK  progetto Bussola Digitale: OrientiAMO LE MARCHE verso nuove competenze digitali
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Camerino, un nuovo “scrigno” per le opere d’arte salvate dal sisma

Sarà inaugurato il 28 maggio il nuovo allestimento dell’edificio Venanzina Pennesi. L'assessore Sartori: «Vogliamo valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale»

Claudio Baldi Brevetti

CAMERINO – Da semplice deposito a vera e propria sede museale in cui ammirare alcune delle opere più suggestive salvate dalla distruzione del sisma 2016. Sarà inaugurato venerdì prossimo (28 maggio) a Camerino il nuovo allestimento dell’edificio Venanzina Pennesi, con spazi ancora più accoglienti che permetteranno a tutti i visitatori di muoversi tra le opere in modo più sicuro e agevole.

Tra le opere esposte la Madonna di Macereto conservata nell’ex museo civico-diocesano di Visso, le sculture contemporanee di Bartoccini e altre opere delle collezioni civiche e dell’Arcidiocesi.

«È un intervento che abbiamo pensato per la città nell’ottica della valorizzazione di tutto il suo patrimonio artistico e culturale – spiega l’assessore alla cultura Giovanna Sartori –. Affinché questo avvenga devono essere anche valorizzati gli spazi che sono diventati parte della nostra quotidianità e che, anche se diversi rispetto a quelli precedenti al terremoto, possono e devono essere gradevoli ed accoglienti per noi stessi e per i visitatori che intendiamo ospitare e invitiamo in città. Camerino dispone di un patrimonio artistico meraviglioso e l’edificio Venanzina Pennesi vogliamo considerarlo non un deposito, ma uno scrigno che custodisce i gioielli delle collezioni in esposizione».

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