Macerata

Macerata, i bozzetti firmati da Dante Ferretti in mostra a Palazzo Ricci

Un viaggio, organizzato dalla Fondazione Carima, nelle opere dello scenografo maceratese da Oscar. La mostra è curata da Pierfrancesco Giannangeli e Benito Leonori

Dante Ferretti
Dante Ferretti

MACERATA – Entrare a Palazzo Ricci per immergersi in un viaggio nel mondo della scenografia e del cinema firmato Dante Ferretti. È una mostra da scoprire quella che verrà inaugurata sabato a Macerata, alle 18, curata da Pierfrancesco Giannangeli e Benito Leonori e fortemente voluta dalla Fondazione Carima. “Effimero per errore” non è solo un percorso in cui sono stati esposti dieci bozzetti e un modellino di resina che raccontano alcuni momenti della creazione artistica di Ferretti, ma anche un viaggio tra buio e luce per scoprire e rivivere come inizia il percorso di costruzione di un film o uno spettacolo teatrale. 

«Si tratta di un patrimonio di opere acquistate diversi anni fa dalla Fondazione – ha spiegato la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – che fondono magistralmente arte e artigianato, perché tutti noi abbiamo bisogno di vivere una rinnovata stagione culturale e di tornare a godere di quella bellezza, di dostoevskijana memoria, che ci riconcili con il mondo dopo il complesso e difficile periodo che abbiamo vissuto a causa della pandemia».
Nelle sale di Palazzo Ricci saranno esposti, fino al 19 settembre, 10 bozzetti a pastello su alluminio, carta, cartoncino, cartone, compensato e tela tra i quali figurano gli esemplari relativi ai film per i quali Ferretti ha vinto il premio Oscar per la migliore scenografia, come “The Aviator” e “Hugo Cabret” di Martin Scorsese e “Sweeney Todd” di Tim Burton.

“The aviator”, uno dei bozzetti di Dante Ferretti in mostra a Palazzo Ricci

«Quando ti trovi davanti a un progetto del genere o ti spaventi perché sei di fronte a un genio assoluto o accetti la sfida coinvolgendo le persone a te più vicine – ha raccontato Giannangeli -. Così ho coinvolto un amico di sempre, Benito Leonori che ha realizzato l’allestimento della mostra nei laboratori scenografici della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Il titolo “Effimero per errore” è un gioco di parole sull’essenza della pratica dello spettacolo a torto considerata un effimero che dura il tempo della rappresentazione o delle riprese. Al contrario, l’evento, quando accade, è un’esperienza di vita condivisa nell’attimo del suo farsi sia per l’artista che per lo spettatore, e la vita è un susseguirsi di momenti spesso effimeri che la caratterizzano e la rendono unica ed entusiasmante, eterna nel suo splendore. Considerare una scenografia un effimero è pertanto un errore, perché quel variegato mondo di immagini resta per sempre impresso nella memoria, intellettuale e affettiva, di uno spettatore».

A muovere la creatività di Ferretti è l’esigenza testarda di rendere ogni volta tangibile, ancorché visibile, l’inimmaginabile. Questa ossessione prende forma dalla traccia cartacea o similare in cui le linee e i colori lasciano a chi guarda il compito di elaborare mentalmente quel che persino sullo schermo rimane inafferrabile e suggestivo. «La scenografia per Ferretti non è che lo stadio terminale di un sogno sognato e poi reso cosciente da lasciarsi alle spalle per incominciare tutto daccapo, in un perenne esercizio da esordiente che si confronta con prove ulteriori», spiega Anton Giulio Mancino nel suo contributo nel catalogo di mostra, edito da Maggioli. La mostra potrà essere visitata dal martedì al sabato, dalle 15.30 alle 19.30.
Domenica e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Ingresso gratuito. Info www.palazzoricci.it.

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