Macerata

Taglio del nastro per Circola-Mente. «Spazio di condivisione e amore per le persone fragili»

Commozione a Macerata per l'inaugurazione dei locali in via dei Velini. La presidente nazionale Alzheimer Uniti Italia Manuela Berardinelli: «Grazie alla solidarietà e alla vicinanza di tutti»

Il taglio del nastro dei locali in via dei Velini a Macerata

MACERATA – Inaugurato ieri 8 febbraio, in via dei Velini 19 a Macerata, lo spazio Circola-Mente. Grazie alla passione e all’amore dei tantissimi attori scesi in campo al fianco di Manuela Berardinelli, presidente nazionale Alzheimer Uniti Italia, il capoluogo apre le porte a un luogo in cui ci si può incontrare per il semplice gusto di stare insieme.

La “Città Amica” nasce per fare fronte alla solitudine che caratterizza il nostro tempo e per regalare alle persone fragili un momento di condivisione e di amore, un luogo dove poter condividere abbracci, sguardi e sorrisi. La sede di via dei Velini sostituisce quella precedente in piazza Mazzini e il progetto è stato reso possibile grazie alla generosità dell’imprenditore Sandro Parcaroli che ha donato i locali, progettati dall’architetto Gianluca Darvo. Anche la Lube Cucine è stata vicina al progetto, doandno allo spazio Circola-Mente una cucina.

Manuela Berardinelli, presidente nazionale Alzheimer Uniti Italia

Presente, ieri pomeriggio, anche Ruth Bartlett, direttrice dell’Alzheimer Society della Gran Bretagna e fondatrice e ideatrice della Comunità amica delle persone con demenza che, in mattinata, ha fatto visita al Comune di Macerata.

Ruth Bartlett, direttrice dell’Alzheimer Society della Gran Bretagna

«Una bellissima occasione per incontrarci e per vivere insieme questa straordinaria opportunità – ha esordito il sindaco di Macerata Romano Carancini dopo la benedizione dei locali -. Dalla passione, dalla competenza e dall’ostinazione di Manuela, che ringrazio, è nata questa piazza che permette alle persone fragili e alla città di incontrarsi e di stare insieme. È nostro compito aprire delle strade dove non si vedono e oggi l’abbiamo fatto».

Il sindaco di Macerata Romano Carancini

Soddisfazione anche per l’assessore ai servizi sociali Marika Marcolini. «Oggi abbiamo dimostrato che dalla malattia può venire fuori qualcosa di buono e grazie al cuore dei maceratesi che hanno reso possibile qualcosa che non lo sembrava dando il via a un cambiamento culturale».

L’assessore ai servizi sociali Marika Marcolini

«Oggi abbiamo dato l’esempio di come si deve collaborare in una istituzione complessa: cioè in modo sinergico e silenzioso – ha aggiunto il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni -. Bisogna agire mettendosi dalla parte del paziente e del cittadino e se tutti remiamo nella stessa direzione questi sono i risultati».

Il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni

Paola Nicolini ha portato i saluti del rettore Unimc Francesco Adornato. «Noi possiamo essere vicini a queste situazioni grazie alla ricerca e alla formazione dei nostri studenti – ha spiegato -. La fragilità delle persone dipende anche dagli ambienti nei quali vivono ed è compito nostro oltrepassare ogni tipo di barriera». Graziano Leoni, in rappresentanza dell’Unicam, ha parlato di un «messaggio di speranza che mi auguro contamini tutto il territorio».

L’imprenditore Sandro Parcaroli

La parola poi a Sandro Parcaroli che, molto emozionato, si è detto orgoglioso di vivere in questa città. «Pascoli diceva che in ognuno di noi c’è un fanciullino e quando Manuela mi disse che non aveva più uno spazio è venuto fuori il fanciullino che è in me e le ho proposto i locali in cui siamo: è nostro compito amare il territorio in cui viviamo».

«Quando mio padre ci ha lasciato gli promisi che avrei fatto il possibile affinché nessuno vivesse la malattia come l’aveva vissuta lui – le toccanti parole della presidente Berardinelli -. Da quella promessa ho iniziato, giorno dopo giorno, a portare avanti tutta una serie di progetti che si sono evoluti e che si sono ampliati. Dobbiamo iniziare a pensare con il “noi” per ritrovare l’accoglienza, la gentilezza e la comprensione verso chi è più fragile. Grazie a tutti perché a Macerata un’intera comunità si è mobilitata e, con passione e amore, ha risposto alla mia richiesta. Da qui iniziamo ma la speranza è che la Città Amica diventi uno stile di vita per molti altri perché è attraverso l’inclusione che nasce la visione del nostro futuro».

E poi la testimonianza della signora Marcolina. «Da due anni frequento Circola-Mente e qui ho trovato gente con cui sto molto bene e giovani che ci rispettano e che ci vogliono bene». Tanti gli appuntamenti settimanali nei locali in via dei Velini che, tra letture, ginnastica per la mente, visione di film e laboratori, permetteranno alle persone con demenza di sentirsi meno sole e di vivere la malattia con “normalità”.

Ti potrebbero interessare