Macerata

Attiva da lunedì 5 ottobre la nuova fermata ferroviaria di “Macerata Università”

Saranno 16 i treni che ogni giorno – primo treno in partenza alle 8,31 e l’ultimo alle 19,16 - collegheranno Macerata Università con Ancona, Fabriano e Civitanova

La fermata di Macerata Università

MACERATA – Sarà attiva da lunedì 5 la nuova fermata di Macerata Università. Lo ha annunciato il presidente delle Regione Marche Francesco Acquaroli che ha parlato di «un nuovo servizio per la mobilità degli studenti universitari e per la città di Macerata. Esprimo soddisfazione per l’avvio di un servizio così importante per tanti studenti universitari che va ad arricchire l’offerta territoriale e si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione ed elettrificazione della linea Civitanova-Albacina – ha detto Acquaroli -. I nostri giovani hanno bisogno di risposte concrete da parte delle istituzioni che, così facendo, incentivano la loro presenza e le loro attività sul territorio». 

Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), in collaborazione con Regione Marche e Università di Macerata, ha predisposto un programma di circolazione modellato sulle necessità dei circa 3mila studenti del Polo Universitario. Saranno 16 i treni che ogni giorno – primo treno in partenza alle 8,31 e l’ultimo alle 19,16 –  collegheranno Macerata Università con Ancona, Fabriano e Civitanova Marche. Una nuova opportunità di viaggio per gli studenti, che potranno frequentare le lezioni in modalità greenevitando lunghe camminate nel traffico – la stazione centrale di Macerata dista più di due chilometri dall’Università – o lo stress da parcheggio. 

La nuova fermata di Macerata Università è un importante tassello di un programma di investimenti più ampio, rivolto a potenziare l’intera rete ferroviaria marchigiana con l’elettrificazione di tutte le linee, l’eliminazione dei passaggi a livello e la promozione della mobilità dolce intermodale treno-bicicletta. La nuova fermata è stata realizzata da Rete Ferroviaria Italiana con un investimento di 1 milione e 650mila euro, cofinanziato da Regione Marche per 1 milione e 350mila euro.

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