Macerata

Macerata, l’assessore Iommi resta in giunta. Il consiglio comunale respinge la mozione di censura delle opposizioni

Il testo era stato presentato dopo un post su Facebook in cui l'assessore parlava di tagliare dei dipendenti comunali. Il sindaco: «Battuta infelice, ha già chiesto scusa»

MACERATA – L’assessore Silvano Iommi resta al suo posto. Il consiglio comunale, infatti, ha respinto con 20 contrari e 9 favorevoli la mozione di censura presentata da una parte dell’opposizione (ad eccezione del Movimento 5 Stelle) in cui si chiedeva al sindaco Sandro Parcaroli di ritirare le deleghe all’assessore all’Urbanistica dopo un suo commento su Facebook.

Rispondendo a un cittadino che gli segnalava l’incuria attorno a fonte San Giuliano, infatti, Iommi aveva scritto «Fosse per me taglierei due, ma anche tre dipendenti dell’ufficio ambiente». Parole rimbalzate sui social e poi finite al centro del dibattito comunale. «L’assessore è stato il primo a scusarsi con il personale e successivamente a mezzo stampa – ha ricordato Parcaroli -. La sua è stata semplicemente una battuta infelice, che non pregiudica la sua professionalità. Per di più nessun assessore ha il potere di licenziare i dipendenti senza cui non riusciremmo a fare tutto quello che stiamo facendo. Anzi l’ufficio ambiente, come detto dagli assessori Iommi e Caldarelli sulla stampa avrebbe bisogno di essere potenziato. Con i dipendenti c’è collaborazione mi dispiace solo di non avere abbastanza tempo per incontrarli nei vari uffici».

Ma il capogruppo del Pd, Narciso Ricotta, ha rincarato la dose: «Non possiamo permetterci di tenere un assessore alle “battute” – ha precisato il primo firmatario della mozione – e se c’è qualcosa tagliare è un assessore di troppo, visto che questa giunta è già composta da un membro in più». Anche la consigliera Ninfa Contigiani (Pd) ha ricordato come lo scivolone social dell’assessore non sia stato il primo e «già ad aprile, in un post, si era rivolto in modo inqualificabile verso due componenti femminili della sua giunta che erano andate in visita agli orti sociali. Su internet rimane tutto – concluso la consigliera -, per cui se uno certi mezzi non li sa usare, a maggior ragione se ricopre un ruolo istituzionale, si può stare più attenti e si può fare anche a meno».

Approvato all’unanimità, invece, l’ordine del giorno presentato dal consigliere del Pd Maurizio Del Gobbo (così come emendato su proposta del consigliere Claudio Carbonari della Lega) di intitolare una via o una piazza al presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

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