Macerata

Arci Macerata ancora in crescita: «L’ultimo anno ha dimostrato la forte capacità progettuale dell’associazione»

Il punto del presidente Massimiliano Bianchini dopo un anno di pandemia che ha ridotto gli iscritti. «Ma non ci fermiamo»

MACERATA – Il Covid non ha interrotto l’attività dell’Arci che, per avendo perso iscritti e dovuto chiudere qualche circolo, non si è fermato, ma anzi ha continuato a lavorare sul fronte della progettazione e della collaborazione tra diversi livelli per rispondere a sfide nuove come quelle imposte dal Pnrr. «L’ultimo hanno ha dimostrato la forte capacità progettuale di Arci Macerata e ha messo in evidenza le enormi potenzialità di un’associazione iscritta al Registro nazionale delle imprese – ha spiegato il presidente Massimiliano Sport Bianchini -. Anche noi abbiamo “sofferto” per il Covid, passando da 6.500 tesserati che avevano nell’anno 2019-2020, ai circa 2mila che abbiamo oggi, con qualche circolo che non ha potuto riaprire. Ma, nonostante questo, abbiamo rafforzato ancora di più il rapporto con Arci Marche e con l’Arci nazionale e abbiamo porto avanti progetti che dimostrano una grande capacità di progettazione a livello ampio. Pensiamo ad esempio, che Arci nazionale è stata scelta dal commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, per portare avanti un progetto per le aree terremotate».

L’associazione, però, si sta muovendo con diversi studi e una progettazione mirata anche per intercettare i fondi previsti del Pnrr. Tra i vari progetti concretizzati negli ultimi due anni, alcuni ancora in corso, ad esempio ci sono “Riesco” per realizzare interventi diretti a sostegno delle difficoltà economiche e culturali di famiglie e bambini. Si è concluso a novembre, invece, il progetto “Rigenerarci” che ha previsto un ciclo di proiezioni estive nel circolo Radeche Fonne di Belforte, un percorso di ricostruzione storica del circolo stesso nato oltre 40 anni fa e l’allestimento di una rassegna fotografica, a cura del circolo Macerata Annozero, ma che si è svolta nel circolo “La Serra di Recanati”.

Un progetto di crescita per i circoli e i suoi appartenenti, illustrato da Giulia Messere, è invece “Facciamo in rete” che prevede un articolato percorso di formazione diretta per sviluppare competenze in chiave welfare generativo, in cui si possano raccogliere le istanze e le caratteristiche dei contesti Arci del territorio per promuovere azioni di sviluppo culturale mirato. «Con il progetto LoGus.Ti Young, finanziato dalla Regione Marche – ha aggiunto Donato Bevilacqua – abbiamo portato avanti tre diverse attività a Serrapetrona, Sarnano e San Ginesio per realizzare tour guidati nei borghi, con degustazione delle eccellenze enogastronomiche. Con Appennino outdoor, invece, abbiamo mappato 20 sentieri per ogni provincia, quindi cento in tutte le Marche, per il turismo lento. Un progetto per cui contiamo di fare tre presentazioni, di cui una a Bruxelles, una a Roma e una la vorremmo fare qua sul territorio».

Altro spunto arriva da LoGus.Ti per scoprire i picchi che sul territorio possano fungere da elementi attrattivi di una proposta turistica. Da non dimenticare, infine, un appuntamento tradizionale che si svolge a Macerata con la festa della musica.

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