Macerata

Aperte le iscrizioni per la nuova edizione di “Percorsi Assisi”

Borse di studio per la IV edizione della Scuola di formazione promossa in collaborazione con l’Università di Macerata

Università di Macerata

Avvicinarsi, esprimersi, ascoltarsi, guardarsi, conoscersi, provare a comprendersi, cercare punti di contatto, tutto questo si riassume nel verbo dialogare». Sono parole di papa Francesco che bene inquadrano l’esperienza di studio e vita comune della Scuola di formazione “Percorsi Assisi”: full immersion di lezioni interdisciplinari, seminari, team work, company visit e visite tematiche nel borgo medievale di Assisi, alla ricerca del filo rosso che lega assieme i grandi argomenti messi a tema per la IV edizione: conflitti, alimentazione, migrazioni. 

Dal 26 agosto al 3 settembre, ad Assisi, cinquanta studenti universitari, laureati e giovani professionisti under 35 saranno protagonisti di una settimana di riflessione e confronto su temi attuali e interdipendenti raccolti sotto il titolo “La grammatica delle crisi. Il progetto è promosso dal Sacro Convento di San Francesco in Assisi e da cinque atenei italiani: Università di Macerata, Politecnico di Milano, Università di Napoli Federico II, Università Luiss Guido Carli di Roma e Università degli Studi di Perugia. Percorsi Assisi mette a disposizione alcune borse di studio per favorire il più possibile la partecipazione. Quest’anno una sarà dedicata a fra Daniele Reitano, Alumno della prima edizione della Scuola, scomparso recentemente. 

«Nel tempo in cui società e conoscenza vanno rimodulandosi velocemente e, nella serie indefinita di polarizzazioni e conflitti, molto sembra perdere consistenza, è quanto mai urgente individuare un punto solido cui appellarsi. Crediamo che questo sia la solidarietà, ovvero la responsabilità della fragilità degli altri – individui, famiglie, società, popoli – cercando un destino comune. «La vita è l’arte dell’incontro, anche se tanti scontri ci sono nella vita» (Vinicius De Moraes). Per questa ragione la Scuola ha come obiettivo promuovere una sana contaminazione di visioni, saperi ed esperienze con i valori tipici della tradizione francescana quali, ad esempio, lo stupore di fronte al reale, la letizia nel conflitto, la cura della casa comune “sora nostra madre terra”, la solidarietà fraterna e l’accoglienza rispettosa delle diversità», spiegano i promotori.  

Fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento, ha commentato: «L’insegnamento di san Francesco e il magistero di papa Francesco s’incontrano indiscutibilmente sulla necessità di mettere al centro di ogni riflessione e operato l’inalienabile dignità della persona, solo così sarà possibile sognare e pensare un nuovo Umanesimo e costruire un mondo in cui sia assicurata a tutti la terra, una casa, il lavoro. Insomma, in una parola, la pace». 

«C’è un riconoscimento basilare, essenziale da compiere per camminare verso l’amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza» commenterebbe a mo’ di controcanto papa Francesco. «Bisogna dire con chiarezza e fermezza che il solo fatto di essere nati in un luogo con minori risorse o minor sviluppo non giustifica che alcune persone vivano con minore dignità». 

© riproduzione riservata