Macerata

Animali d’affezione: come comportarsi nel periodo di emergenza da Covid con cani, gatti e non solo

È consentito portare fuori il proprio cane dopo le 22, muniti di apposita autocertificazione che ne comprovi la necessità. Nel Maceratese sono due gli animali assistiti appartenenti a persone in quarantena

Immagine di repertorio

MACERATA – L’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali, ha redatto un documento – valido fino al 3 dicembre – per i possessori di animali e per i volontari impegnati sul campo nell’accudimento dei randagi e delle colonie feline in questo periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria.

Nel documento si spiega che è consentita la passeggiata con il proprio cane come era previsto anche nei mesi precedenti. Se per necessità di lavoro il padrone dell’animale non ha possibilità di portarlo fuori prima delle 22 può farlo successivamente a quell’orario munito di autocertificazione e indicando i motivi per i quali non si è usciti prima.
Se il cane ha una necessità impellente di uscire, si può provvedere ai suoi bisogni fisiologici a prescindere da orario e località, rimanendo nei pressi dell’abitazione e dichiarando la motivazione in caso di controllo. Nessuna differenza con la visita dal veterinario che è consentita sia per i cani sia per i gatti e si possono continuare a svolgere attività di volontariato presso i rifugi.

Per quanto riguarda i gatti è consentito spostarsi per accudire le colonie feline come prevedono le circolari del Ministero della Salute emanate l’8 aprile e il 15 maggio. Se le colonie feline si trovano in una proprietà privata è necessario farsi rilasciare una dichiarazione dalla proprietà stessa.

È possibile anche recarsi in maneggio per provvedere al proprio cavallo salvo comunicazioni diverse da parte della Federazione Italiana Sport Equestri. Il diritto di provvedere alle cure, al mantenimento e al benessere del proprio animale si riferisce infine a qualsiasi specie d’affezione sempre muniti di relativa documentazione per provare il motivo dello spostamento.

«In provincia di Macerata al momento stiamo supportando due casi di persone che necessitano di aiuto in quanto si trovano in quarantena – spiega la delegata Oipa di Macerata Laura Raccosta -. Non ci occupiamo però degli animali che necessitano di una “collocazione” temporanea in quanto sono di persone che purtroppo sono state ricoverate; quello spetta ai canili. Gestiamo il servizio di supporto nel massimo della sicurezza: i padroni lasciano il proprio animale attaccato alla ringhiera e noi ci occupiamo di prenderlo e portarlo a fare i bisogni muniti di guanti e mascherina».

«Il documento dell’Oipa credo sia di grande supporto dato che le esigenze degli animali, ovviamente, non possono rispecchiare le norme del Dpcm o tenerne conto – prosegue Raccosta -. Per chi ha la possibilità di uscire prima delle 22 è chiaro che dovrebbe comportarsi di conseguenza mentre se il padrone di un cane lavora fino a quell’orario può comunque portare il proprio animale fuori successivamente sempre munito di autocertificazione per lo spostamento e nel rispetto delle norme anti-contagio».

«L’Oipa ha da poco sottoscritto un protocollo a livello nazionale con la Protezione civile e, nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, cosa che ovviamente nessuno si augura, saremo coordinati dalla Protezione civile – ha concluso la referente maceratese -. Chiaro è che seguiamo molte questioni anche relative al randagismo quindi ogni persona che vuole mettersi a disposizione per la nostra associazione è ben accetta».

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