Macerata

Omicron, primo caso nelle Marche: è una minorenne in isolamento a Tolentino

Si tratta di una minorenne proveniente dal Sudafrica, individuata a seguito di controlli sui passeggeri all’aeroporto di Fiumicino. Il sindaco Pezzanesi fa sapere che la ragazzina sta bene

ANCONA – Primo caso di variante Omicron nelle Marche. È stato individuato dall’Istituto Spallanzani di Roma in una minorenne. La ragazzina, che viaggiava con i familiari a bordo di un volo dell’Ethiopian Airlines, ora si trova in isolamento a Tolentino.

La minore è asintomatica e in attesa del tampone molecolare che sarà ripetuto e processato nel Laboratorio di Virologia dell’Ospedale regionale di Torrette. Si tratta del terzo caso individuato in Italia, insieme a quello di una donna proveniente da Parigi e residente nel Lazio e di un militare della Nigeria in missione e di rientro nel proprio Paese.

Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino

Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi fa sapere che la ragazzina e i suoi familiari stanno bene. «Ci siamo messi subito in contatto con la famiglia – spiega – e abbiamo dato la disponibilità della nostra struttura per ogni esigenza possano avere durante il periodo di quarantena», dalla consegna di pasti e farmaci, al ritiro dei rifiuti tramite il Cosmari.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che nel suo profilo Facebook ha raccomandato la «massima precauzione da parte di tutti (mascherina, distanziamento, igiene) e soprattutto copertura vaccinale».

Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità

Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, nella cui Virologia sarà processato il test molecolare della ragazzina, spiega che «allo stato, secondo le evidenze raccolte dagli scienziati, la variante Omicron non cambia la sostanza dell’impatto pandemico. Secondo i dati raccolti dalla rete Fiaso dei maggiori ospedali italiani, tra cui il nostro, sono calati del 33% i ricoveri in intensiva dei vaccinati, mentre sono aumentati quelli dei non vaccinati. Quindi non c’è altro da fare se non potenziare ancora la campagna vaccinale e convincere i contrari».

Michele Caporossi, direttore generale Ospedali Riuniti di Ancona

«Rispetto allo scorso anno in cui Lombardia e Marche sono risultate le Regioni più colpite nei primi mesi – prosegue – , nella condizione attuale possiamo avvalerci di 2 presidi farmaceutici che si sono dimostrati efficacissimi: vaccini per immunizzarci e nel manifestarsi dei primi sintomi, la cura con anticorpi monoclonali (sotto prescrizione medica).
Questa mattina da Torrette dovrebbe venire la verifica al tampone che era stato processato allo Spallanzani per Omicron».

L’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

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